Presso la sede dell’Assessorato Regionale al Turismo e Cultura di via Milano in Campobasso, l’Unione Cuochi Molise, facente parte della Federazione Italiana Cuochi svela il suo team che gareggerà ai prossimi Campionati Italiani della Cucina. Di tutto punto la squadra è stata presentata dal Team Manager Domenico Antenucci e dal Capo Team Gaetano Minervini. Nomi, specializzazione, obiettivi, questi i temi trattati alla presenza della stampa. Oltre ad Antenucci e Minervini, la squadra vedrà cimentarsi con Lello Garofalo, Giovanni Di Benedetto, Ermando Paglione, Ernesta Vassolo, Marco Massaro, Francesco Cifelli, Brigida Palladino ed i pasticcieri Ugo Benedetto e Chiara Di Pietro. “L’obiettivo di ognuno di noi è confrontarsi con i massimi esponenti della cucina italiana e farlo alla pari, come è sempre stato”, le parole di Domenico Antenucci. Un ricambio generazionale vede gareggiare una squadra giovane ma satura di talento. “Andiamo a Rimini con un bagaglio enorme pieno di biodiversità. Il tema, il nostro tema, è il miele, infatti. Siamo pronti e torneremo sicuramente soddisfatti. Abbiamo lavorato tanto ma lo sforzo è valso ad unire un gruppo decisamente motivato”, conclude il team manager. Sulla stessa linea d’onda il capo team Gaetano Minervini, veterano chef che dalla vicina puglia ha sposato il Molise decenni addietro. “E’ difficile pensare che il Molise sia all’altezza delle grandi regioni ma la nostra forza è proprio questa. Siamo sempre stati all’altezza e lo saremo anche a Rimini. Gareggeremo il 29 marzo contro le altre regioni italiane, non deluderemo le nostre e le vostre aspettative”. Parole dettate dalla passione e dalla condizione di grande professionalità di ogni componente del team, quelle di Minervini, che orgogliosamente porta la mano al petto dove è raffigurata sulla giacca, l’immagine del Molise. Il team molisano avrà l’onere di riaffermarsi tra l’Olimpo della Cucina Italiana difendendo il bronzo conquistato nel 2020 non dimenticando l’argento di qualche tempo prima. Una precisione certosina nel preparare i piatti, in assetto di gara, dovrà porsi all’attenzione di giudici dal palato fine e della pignoleria “acuta”, che sovrintenderanno la preparazione degli stessi. “Oggi la cucina è un’arte e non più un solo diletto. I cuochi sono veri e propri professionisti di questa ‘forza motrice’ per turismo e per cultura. Non a caso la Regione ha inteso puntare molto sul cibo identitario e presto la vostra professionalità sarà oggetto di un vero e proprio patto tra l’Unione Cuochi e la Regione Molise stessa, come è accaduto ultimamente in Puglia. Noi vi saremo vicini e non è detto che il 29 sarò a Rimini a tifare Molise”, le parole dell’assessore Cotugno. La consigliera Romagnuolo non poteva che complimentarsi con i cuochi molisani sempre al centro della promozione identitaria della regione. “Sono certa di una vostra straordinaria riuscita. Siete il nostro orgoglio e per questo dirvi grazie è davvero poca cosa. W il Molise”. Come si diceva, quest’anno il tema predominante è la biodiversità. Il Molise ne è regina. “Chissà se la politica possa dare un segnale completamente diverso, meno distaccato, più concreto rispetto ad un Mondo che determina il 12% del PIL nazionale nell’ambito turistico/culturale. Crederci è d’obbligo”: con questa esortazione l’augurio di Maurizio Varriano che condivide percorsi rigeneranti del mondo della Federazione Italiana Cuochi. Lo scambio di doni e le parole di F. Jovine decantanti il Molise pongono la sinergia e la passione del porre gli auguri al team molisano.
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