Nel corso della cerimonia ufficiale di apertura delle Convittiadi 2022, svoltasi presso il PalaUnimol di Campobasso, è toccato al sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, salutare tutti i rappresentanti dei Convitti giunti qui in Molise da tutta Italia per partecipare all’edizione delle Convittiadi del 2022. “Voglio innanzitutto ringraziare il Convitto Nazionale “Mario Pagano” e la sua rettrice, professoressa Rossella Gianfagna, il Coni Molise, l’Università degli Studi del Molise e tutte le altre istituzioni con le quali il Comune di Campobasso ha collaborato per far sì che oggi la nostra città, finalmente, possa aprire le braccia e accogliere non solo una manifestazione sportiva nazionale, ma un tempo nuovo che l’entusiasmo di voi ragazzi, la vostra vitalità e la vostra passione, contribuiranno a far sbocciare – ha detto in apertura Gravina. – Un tempo che sarà molto più lungo di questa settimana di gare che ci attendono, perché rappresenterà un’esperienza formativa unica che centinaia di giovani, attraverso il confronto sportivo e i valori che lo regolano, conserveranno dentro sé stessi.
Gareggiare, per tutti voi ragazzi, avrà un senso ben più ampio di un risultato da incasellare in una classifica. Non saranno i cronometri o i tabelloni elettronici dei punteggi a poter fissare quanto sentirete nel vostro cuore ogni volta che sarete in gara, accanto ai vostri compagni di squadra o quando guarderete in faccia un vostro avversario. Non sarà nemmeno la medaglia finale ciò che potrà sbrigliare la rete di emozioni che ognuno di voi creerà nel relazionarsi e nel riconoscersi negli altri, durante i tanti momenti che sono stati previsti dagli organizzatori per potervi permettere di vivere appieno questa manifestazione e il nostro territorio. Ciò che darete agli altri, ciò che di voi metterete senza timori sotto gli occhi degli altri, compagni e spettatori, sarà il vero tesoro che riporterete via con voi da qui, quando l’arbitro avrà fischiato per l’ultima volta e tornerete nelle vostre città.
In quel momento, con quelle emozioni che avrete condiviso e con le quali vi apprestate a confrontarvi, ci saremo anche noi. Ci sarà anche la nostra città, Campobasso. Per questo, tutti noi ci siamo assunti una responsabilità così elettrizzante che non è solo l’organizzazione di questa edizione delle Convittiadi, ma è quella di diventare, da oggi in poi, parte della vostra vita e dei vostri ricordi. Conserverete Campobasso e i campobassani nella vostra mente e nel vostro cuore, ci ricorderete e noi abbiamo il dovere e il piacere di far sì che per voi sia un ricordo importante. Ma anche noi vi ricorderemo e vi ricorderemo non per le vostre vittorie, ma perché ci aprite le porte di un tempo nuovo. Saremo, noi e voi, l’uno la memoria dell’altro. Con un atto di fiducia che chi fa sport conosce, ci affideremo a ciò che i nostri compagni, i nostri tecnici, faranno con noi e per noi e così, insieme, non dimenticheremo che da qui, da Campobasso, dall’edizione 2022 delle Convittiadi, il futuro ha ripreso, dopo una lunga attesa, a scorrere in maniera più fluida e naturale un po’ per tutti.
Ora però è il momento di prepararsi al via, quello dell’attimo prima della gara, quello che fa brillare gli occhi e mette in subbuglio lo stomaco, che ti fa scoprire come l’unico vero avversario da battere sia poi, in fondo, sempre lo stesso: la paura. E allora senza paura torniamo in pista, in campo, vediamo cosa siamo capaci di fare, divertendoci, spronandoci, tifando e facciamo tutto consapevoli che ogni risultato ci servirà per migliorarci, per crescere, che non vuol dire non sbagliare o non perdere più, ma rappresenta semplicemente l’unico modo che abbiamo per affrontare la paura ogni volta che torna, sotto forme diverse, continuando sempre ad avere fiducia nel futuro. A tutti voi giovani, – ha sottolineato Gravina in conclusione – voglio dire che Campobasso vi accoglie avendo pienamente fiducia in voi, pienamente fiducia in quel futuro di pace e condivisione che rappresentate e vi considererà campobassani non solo in questi giorni di gare, ma per sempre, soprattutto ogni volta che vorrete tornare a trovarci. Buone Convittiadi.”
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