Per mesi sarebbe stata l’incubo della madre, con litigi spesso degenerati in minacce di morte e botte. In un episodio, addirittura, la donna – 50enne campobassana – si sarebbe presentata davanti all’abitazione della madre con l’intenzione di entrare e affrontarla, e, al diniego da parte dell’inquilina di casa, avrebbe scardinato la porta, buttandola a terra, aggredendo subito dopo verbalmente e fisicamente la malcapitata, e minacciandola con un arnese da muratore. Diversi gli episodi contestati fra il 2017 e il 2018, fra presunte aggressioni fisiche e telefonate minacciose, sfociati in denunce e indagini da parte della Procura di Campobasso, fino all’apertura del procedimento davanti al Tribunale, dove la 50enne, difesa dall’avvocato Alessio Verde (in basso), ha dovuto rispondere di maltrattamenti, violazione di domicilio e lesioni personali. All’esito del processo oggi il giudice monocratico Giampiero Scarlato ha assolto l’imputata da tutte le accuse. In particolare per quanto riguarda il primo caso, ossia il reato più grave, il fatto non sussiste, mentre l’assoluzione dalla violazione di domicilio è stata disposta per tenuità del fatto. Venuta meno infine l’imputazione di lesioni per il successivo ritiro della querela di parte che aveva presentato la madre della donna.
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