Nella mattinata di ieri, giovedì 14 aprile, i Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso il Nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Ancona, hanno condotto, con l’ausilio dei mezzi nautici della Guardia Costiera di Termoli, nel puntuale rispetto delle norme anti-Covid, la bonifica degli ordigni esplosivi ritrovati sul relitto del mezzo da sbarco alleato, rinvenuto sul fondale della costa termolese, nel mese di giugno dello scorso anno. Dopo una serie di ispezioni subacquee, avvenute nei giorni scorsi, gli operatori subacquei della Marina Militare hanno proceduto a rimuovere alcuni proiettili di grosso calibro ed alcune cariche da lancio di fabbricazione inglese conservati a bordo del mezzo anfibio affondato; successivamente gli ordigni sono stati trasportati, dai battelli della Guardia Costiera, nella zona di sicurezza, individuata a circa 4 miglia al largo del porto di Termoli dove si è proceduto alla distruzione degli stessi mediante il brillamento con cariche opportunamente confezionate in modo da garantire la salvaguardia dell’ecosistema marino. Poiché da quanto emerso durante le operazioni, si presume che a bordo del relitto, un mezzo da sbarco alleato fabbricato dalla General Motors denominato DUKW (dove D indica l’anno di progettazione, U significa utilità, K trazione integrale e W automezzo con doppio assale posteriore), siano presenti ulteriori ordigni, le operazioni di bonifica riprenderanno nelle prossime settimane. E’ bene ricordare che permane il divieto di transito e sosta nello specchio acqueo in cui è stato ritrovato il relitto, come da ordinanza d’interdizione della Capitaneria di Porto di Termoli.
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