Sonia Di Pinto sarebbe stata aggredita in maniera brutale e strangolata da due persone con volto coperto, che avrebbero poi trascinato il suo corpo nel seminterrato del ristorante Vapiano, nel quartiere Kirchberg della capitale del Lussembrugo, dove la 46enne di Petacciato lavorava. Un video attualmente in mano agli inquirenti – verosimilmente estrapolato dalle telecamere dell’attività – mostrerebbe secondo i media locali la scena del delitto, o quantomeno una parte. Ci sarebbe dunque una prima conferma all’ipotesi di quello che sarebbe successo la mattina di Pasqua, quando la donna è stata trovata riversa a terra priva di vita e sarebbe stato riscontrato l’ammanco di circa 3mila euro nelle casse del ristorante. L’esito dell’autopsia darà informazioni circa la causa del decesso, inizialmente ipotizzata come conseguenza di un trauma cranico per il presunto colpo ricevuto con un oggetto contundente. Il video e gli altri elementi raccolti dagli inquirenti saranno utili alle indagini al fine di dare un identikit ai responsabili. Intanto la salma di Sonia Di Pinto sta rientrando in Italia. Domani 23 aprile è fissata la camera ardente all’interno della palestra della scuola media di Petacciato, a partire dalle ore 9, mentre alle ore 16 sarà celebrato il rito funebre nella chiesa di San Rocco.
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