Il Comitato per la Memoria della B.C.M. (Bonifica Campi Minati) denuncia le preoccupanti condizioni di quello che da sempre viene definito un “monumento nel monumento” all’interno del Castello Monforte di Campobasso, ossia lo stato di degrado del sacrario militare che, come conseguenza, lo scorso 17 febbraio ha portato allo scollamento, con relativa caduta e frantumazione, di una delle lapidi messa a protezione della cassa con i resti di uno dei Caduti.
“Tale indecorosa situazione – afferma il presidente del comitato, Nicola Felice, – ampiamente prevista in quanto più volte segnalata alle Amministrazioni comunali, peraltro anche facilmente risolvibile con le tecniche che la moderna chimica edile mette a disposizione, non ci esime dal biasimo per la condotta che la stessa Amministrazione ha nella cura di tale luogo sacro, attualmente transennato ma visionabile dal pubblico, come pure del Viale della Rimembranza, lungo il quale, secondo alcune voci, a ottobre 2021 sarebbero dovuti cominciare i lavori di ripiantumazione delle essenze e di risistemazione dei cerchi porta piastrine con i nomi dei campobassani Caduti nelle varie guerre del secolo scorso”. Lo stesso comitato ha annunciato di valutare possibili azioni legali al fine di valutare la responsabilità dell’attuale state di cose.
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