Presieduta da Salvatore Micone si è svolta la seconda giornata del Consiglio regionale dedicata alla manovra di bilancio 2022. Il consigliere relatore Andrea Di Lucente ha illustrato all’Aula i contenuti della proposta di legge n. 188, di iniziativa della Giunta regionale, avente ad oggetto “Disposizioni collegate alla manovra di bilancio 2022-2024 in materia di entrate e spese – modificazioni di leggi regionali”. Hanno preso la parola per esprimere le rispettive posizioni politiche in merito dei consiglieri Greco, Iorio, Fanelli, Manzo, Cefaratti, Primiani, Nola, De Chirico, il sottosegretario Di Baggio, l’assessore Cavaliere e il presidente della Giunta regionale Toma. Al testo originario sono stati presentati 42 emendamenti e diversi subemendamenti, alcuni dei quali approvati dal Consesso. Il testo normativo è stato approvato. In particolare, come è stato spiegato dal relatore, l’articolato approvato dall’Assise prevede tra le altre cose la modifica di alcune leggi regionali in conseguenza di specifici impegni assunti dal presidente della Regione con il Governo nazionale a seguito di osservazioni pervenute dai Ministeri competenti. Nel testo, inoltre, vengono definite modifiche alla gestione liquidatoria delle Comunità Montane per la conservazione e successiva trasmissione del proprio patrimonio. Si pongono anche modificazioni alla legislazione regionale vigenti per quel che concerne ad esempio: la regolazione della pesca sportiva; il recupero ad uso residenziale dei piani terra e seminterrati; la disciplina del trasporto delle salme “a cassa aperta” e delle case funerarie nonché delle sale di commiato; la possibilità di ampliamento delle funzioni e della dotazione di personale dell’ARPS; l’utilizzo e gestione delle pinete litoranee e delle spiagge demaniali; l’utilizzo dei Trabucchi; la funzionalità degli agriturismi; l’aumento da 250 a 400 euro del contributo per l’acquisto delle parrucche per i malati oncologici e l’aumento del limite ISEE per ottenere tale beneficio; l’attuazione delle stabilizzazioni del personale precario, ai sensi della decreto legislativo n. 75 del 2017, per la Regione Molise, gli Enti strumentali e l’ASREM; l’elevazione della soglia di sbarramento delle liste in coalizione per l’ottenimento dei seggi per le elezioni regionali dal 3% al 5%. Con la modificazione della legge regionale n. 5 del 2000 si istituisce, poi, la Festa della Cultura per la promozione della cultura, delle arti e degli artisti di ogni genere. Come pure vengono chiariti alcuni aspetti del procedimento finalizzato al riconoscimento del debito fuori bilancio di cui all’art. 73 del Dlgs 118/2011. Viene, infine, definito il logo ufficiale identificativo del Consiglio regionale. E’ quindi iniziato, con la relazione del presidente della Prima Commissione Di Lucente, l’esame della proposta di legge regionale n. 189, di iniziativa della Giunta regionale, recante “Legge di stabilità regionale per l’anno 2022”. Dopo l’approvazione di 5 ordini del giorno collegati alla Legge di Stabilità, e la discussione di alcuni articoli ed emendamenti del testo del dispositivo normativo in esame, i lavori dell’Assise, considerata la tarda ora, sono stati rinviati a venerdì 13 maggio alle ore 10.30
Fanelli (Pd): “Aberrazione democratica da parte della maggioranza”.
“Un’aberrazione democratica nel metodo e nel merito, il colpo di mano della maggioranza, che con un emendamento presentato fuori tempo massimo, in sede impropria come il bilancio, cambia la legge elettorale a vantaggio esclusivo dei consiglieri in carica nei partiti maggiori. Con lo sbarramento al 5%, infatti, si avvantaggiano i partiti e le coalizioni più grandi, con buona pace del pluralismo democratico della società molisana, dei diritti di rappresentanza, della possibilità di tutti, soprattutto dei piccoli partiti e movimenti, di poter accedere ai seggi del Consiglio regionale. Così riversando all’esterno l’immagine di una classe politica attenta solo alla propria sopravvivenza, senza tenere minimamente conto delle esigenze e della volontà dei cittadini, stracciando ogni regola democratica a meno di un anno dalle elezioni. Un golpe in piena regola, perpetrato da una maggioranza di centrodestra, e che rappresenterà la sua pietra tombale, un boomerang che gli elettori molisani scaglieranno contro i consiglieri che così facendo, pensano di poter mettere a tacere partiti minori e movimenti civici. Lo diciamo da rappresentanti di un partito che probabilmente si avvantaggerà di questa norma: oggi si è stracciata, ancora una volta, la democrazia. Oggi Toma e i suoi consiglieri hanno scritto la pagina più deprecabile e più detestabile della peggior legislatura della Regione Molise”.