La Snai (Strategia Nazionale per le Aree Interne) Alto Medio Sannio pronta a valutare le vie legali qualora dovessero ancora verificarsi episodi di lavoratori molisani (e non solo), che usufruiscono del trasporto pubblico locale, lasciati a piedi nel bacino industriale di Val di Sangro. E’ quanto sostenuto in una lettera indirizzata all’azienda di trasporti ATM che, a parere della Snai, non starebbe rispettando gli accordi intrapresi con la Regione, che all’esito di un Accordo di Programma Quadro ha emesso una circolare con disposizioni precise sul percorso da effettuare, al fine di condurre i pendolari nei pressi del posto di lavoro e non a chilometri di distanza. In basso un estratto della lettera, inviata per conoscenza anche alla Regione e ai sindacati.
“…l’Accordo di Programma Quadro (APQ) Alto Medio Sannio, sottoscritto nel luglio 2021 dalle Amministrazioni centrali dello Stato, dalla Regione Molise e dal Comune capofila in rappresentanza dei 33 Comuni che la compongono, prevede l’avvio di un servizio relativo al prolungamento del trasporto pubblico locale nel bacino industriale di Val di Sangro (localizzato in provincia di Chieti in Abruzzo). Il bacino industriale della Val di Sangro è uno dei principali del Centro Sud Italia, con la presenza di grandi imprese multinazionali dell’automotive ed una rete di aziende subfornitrici con un numero di addetti che complessivamente ammonta a circa 20.000. Gli addetti provengono, oltre dall’Abruzzo, dal Molise e dalla Puglia. Quotidianamente, si muovono dal Molise verso il polo produttivo di Val di Sangro circa 350 addetti di cui oltre un terzo provenienti dall’Area Alto Medio Sanno. A questi numeri bisogna sommare chi è costretto a muoversi con mezzi privati perché il servizio di TPL non copre la destinazione produttiva da raggiungere. Le linee di trasporto provenienti dal Molise sono organizzate per raggiungere le due grandi imprese e le aziende che si trovano in prossimità, lasciando insoddisfatta la domanda di mobilità pubblica degli addetti di piccole aziende presenti nel bacino di Val di Sangro. Questi ultimi sono costretti a utilizzare i mezzi privati per raggiungere i luoghi di lavoro, con notevole incidenza sui costi di trasporto e sulla sicurezza stradale. L’intervento, per il quale la SNAI ha stanziato 81.125,00 euro e il cui soggetto attuatore è la Regione Molise, prevede il prolungamento del trasporto pubblico nell’area produttiva di Val di Sangro, per gli addetti provenienti dal Molise, così da garantire ai lavoratori, negli orari di cambio turno (6-14-22), di raggiungere tutte quelle fabbriche non servite da TPL per il quale sono attivate “circolari” che consentono di raggiungere tutte le aziende presenti nella zona industriale. Dopo alcuni incontri tecnici e sopralluoghi effettuati con i rappresentanti delle aziende di trasporto coinvolte e della SNAI per non creare difficoltà agli addetti/utenti, la Regione Molise ha proceduto ad attivare il servizio con gli atti amministrativi del direttore del Servizio Mobilità della Regione Molise nn. 52 e 130 rispettivamente del 29.03.2022 e 12.04.2022. L’avvio del servizio, avvenuto nei giorni scorsi, sta comportando una serie di lamentele che stanno pervenendo alle amministrazioni dei Comuni dell’Area Alto Medio Sannio da parte degli addetti/utenti del servizio. Viene segnalato il disservizio dell’azienda in ordine alla salita/discesa dei trasportati, in particolare le “navette” si fermano in andata e non al ritorno generando accese (e giuste) proteste da parte degli addetti che si sobbarcano tra le 2 e le 3 ore di viaggio per raggiungere il posto di lavoro. Nella giornata odierna diversi addetti sono rimasti letteralmente “a piedi” ed hanno dovuto trovare passaggi di fortuna per rientrare nelle proprie case. A detta di tutti gli utenti, il problema risiede nella volontà degli autisti di non fermarsi nelle fabbriche dove sono assenti le pensiline di attesa. Con una circolare del direttore del Servizio Mobilità della Regione Molise le aziende del trasporto coinvolte sono state portate a conoscenza delle disposizioni circa la possibilità di fermarsi anche nei pressi delle fabbriche servite. Peraltro in questi giorni di attivazione del servizio diversi addetti provenienti dal Basso Molise sono tornati a ri-utilizzare gli autobus regionali per raggiungere la Val di Sangro, a testimonianza della bontà dell’iniziativa. Ciò che sta avvenendo è inaudito, dopo tanti anni siamo riusciti, attraverso un lavoro sinergico tra Regione Molise, Comuni e addetti interessati dal servizio, a facilitare il trasporto dei lavoratori verso il posto di lavoro con notevole ricaduta sulla sicurezza stradale e sulla incolumità delle persone. Non tollereremo che per volontà di alcuni autisti sia messa a rischio la realizzazione di un servizio. Se dovesse perdurare il disagio degli addetti, denunceremo agli organi competenti il disservizio, oltre a valutare l’opportunità di richiedere il risarcimento del danno per la mancata attivazione del servizio previsto in APQ e sottoscritto da Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Molise e Comuni dell’Area…”