Le imprese a maggio in Italia hanno in programma oltre 444mila assunzioni, nonostante l’indebolimento della crescita economica osservato nel primo trimestre e le prospettive sempre più incerte per il secondo trimestre a causa della guerra in Ucraina ed alla conseguente crisi energetica e delle altre materie prime. A risentirne maggiormente in Italia sono le imprese manifatturiere: -4,4% i lavoratori ricercati rispetto ad aprile (-3mila) e -18,8% se confrontati con un anno fa (-15mila). Negative anche le costruzioni sia rispetto al mese precedente (-0,9%) e ancor più rispetto a un anno fa (-27,5%). In crescita invece i servizi (+30,2% rispetto ad aprile e +31,5% rispetto a maggio dello scorso anno) trainati soprattutto dalla ripresa della filiera turistica.
In Molise le assunzioni previste nel mese sono circa 1.460 e, come succede a livello nazionale, nel settore manifatturiero si registra un calo marcato delle assunzioni programmate: -6,3% rispetto al mese precedente e addirittura -44,4% rispetto ad un anno fa. Sempre nel macro-settore industria aumentano, al contrario, le assunzioni programmate nelle costruzioni sia rispetto al mese precedente (+20,7%), sia rispetto a maggio di un anno (+2,9%).
Il macro-settore dei servizi, con 960 entrate totali programmate, mostra nella nostra regione, al contrario, una crescita sostenuta sia rispetto al mese precedente (+26,3%) sia rispetto allo stesso periodo di un anno fa (+15,7%). La crescita maggiore viene fatta segnare dai servizi alle persone: 260 entrate programmate a maggio ’22, +36,8% rispetto ad aprile, +61,1% rispetto a maggio ’21. La filiera turistica, con l’approssimarsi della stagione estiva, vede aumentare il numero delle entrate programmate del 50% rispetto ad un mese fa, così come, rispetto allo stesso periodo, aumentano le entrate programmate del commercio (+21,4%) e dei servizi alle imprese (+7,4%).
I contratti a tempo determinato, con il 58% del totale delle entrate, si confermano per il Molise la tipologia contrattuale maggiormente proposta ai profili ricercati in regione. Seguono i contratti a tempo indeterminato (il 24% del totale), i contratti non alle dipendenze (8%), i contratti di somministrazione (5%), i contratti di apprendistato (2%) e le altre forme contrattuali alle dipendenze (2%) e i contratti di collaborazione (1%).
Perdura la difficoltà delle imprese molisane a reperire i profili ricercati: sono difficili da reperire il 42,1% delle figure professionali da inserire nelle aziende (7,7 punti percentuali in più rispetto a maggio 2021), soprattutto a causa della mancanza di candidati. La difficoltà di reperimento aumenta fino al 56,2% per gli operai specializzati nell’edilizia, fino al 59,8% per i conduttori di mezzi di trasporto, fino al 71,2% per gli operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori e addirittura fino al 77,8% per gli operatori della cura estetica.
In generale, a livello territoriale, ad incontrare le maggiori difficoltà di reperimento sono le imprese delle regioni del Nord Est (sono difficili da reperire il 42,0% delle figure ricercate), seguite da quelle del Nord Ovest (41,1%), Centro (36,3%) e Sud e Isole (34,8%).
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