Violazioni sulla sicurezza alimentare, ma anche esercizio abusivo della professione e falsi certificati per evitare il vaccino anti Covid. Sono diverse le rilevazioni fatte dai Carabineri del Nas sul territorio regionale nei primi quattro mesi dell’anno al fine di contrastare attività illecite in ambito alimentare, sanitario e lavorarivo. In particolare sono stati raggiunti i seguenti risultati:
– 50 ispezioni presso aziende operanti nel settore alimentare e socio-sanitario;
– 214 “non conformità” accertate e sanzioni amministrative per 47.285 euro;
– 24 persone deferire all’autorità giudiziaria per violazioni di carattere penale;
– 193 persone segnalate all’autorità amministrativa o sanitaria;
– 7 chiusure di attività alimentari; 4 laboratori analisi (attività di tamponi molecolari Covid non autorizzate) e 1 casa di riposo per carenze organizzative e strutturali;
– 1.000 confezioni circa di alimenti e/o prodotti pericolosi sequestrati.
Tra le violazioni più frequenti, attinenti il settore alimentare:
– la somministrazione di alimenti surgelati non indicati come tali nel menù
– la vendita di prodotti ittici diversi per qualità e provenienza da quella dichiarata in etichetta
– pesce decongelato venduto come pesce fresco o pesce allevato come pesce pescato
– l’omessa tracciabilità dei prodotti ittici e carnei e la non corretta attuazione delle procedure di autocontrollo HACCP.
Nei controlli effettuati presso le strutture sanitarie pubbliche e private (ospedali, poliambulatori, case di riposo, cliniche e laboratori analisi) nell’ambito della tutela sanitaria, le maggiori irregolarità riscontrate sono riferite al mancato rispetto dei capitolati d’appalto, alle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, all’esercizio abusivo di professione sanitaria, alla mancanza di autorizzazioni per l’esercizio di attività sanitarie specifiche, al rilascio e uso di false certificazioni mediche per l’esenzione alla vaccinazione Sars-Cov2. Nell’attività di contrasto al commercio di prodotti pericolosi per la salute pubblica per la tossicità e infiammabilità dei materiali e per il rischio di ingestione accidentale sono stati sequestrati 250 articoli carnevaleschi e cosmetici privi del marchio CE o di indicazione in lingua italiana. Sono attualmente in corso accertamenti analitici su oltre 40 campioni di alimenti (prodotti a base di carne, crostacei e farine) per verificare l’eventuale presenza di conservanti o additivi non consentiti.
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