Una giornata di festa che poteva avere i connotati di un dramma, le sensazioni vissute a Sepino qualche giorno fa sono ancora tangibili anche negli stessi investigatori. Una bimba di 4 anni, nel cortile di casa insieme al papà, questi impegnato per delle faccende domestiche, in una frazione di secondo non la vede più. La chiama, urla, si affaccia sulla strada, ma della piccola nessuna traccia. Immediata la richiesta di aiuto a parenti, amici e soprattutto Carabinieri della locale Stazione, sita a poca distanza. Dalla Compagnia matesina immediato l’invio di quattro equipaggi in turno, i Carabinieri giunti sul posto si dirigono a piedi nelle campagne adiacenti, ma più i minuti passano e più l’angoscia della giovane coppia sale. Vengono così visionate i frame delle telecamere, dalle quali è nitida l’immagine della piccola, che approfittando di un attimo di distrazione del papà, scappa nel cortile e si dirige verso l’abitazione. L’attivazione del Piano Provinciale Persone scomparse era in fase di
avviamento, quando i militari, nel passare al setaccio l’intera abitazione, quasi si stesse facendo un’attività di perquisizione, trovano la piccola rannicchiata in un vano di uno sgabuzzino, in silenzio e un po’ impaurita per il trambusto che
si era generato.
Dalla disperazione, le lacrime diventano di gioia e la piccola si affida alle braccia del Comandante della Stazione, che ben conosce, che la rassicura, le regala dei cioccolatini e dei gadget dell’Arma dei Carabinieri. Il sollievo anche del primo cittadino, Paolo D’Anello, nel frattempo avvisato e giunto sul posto, che ha mostrato la sua immediata vicinanza alla
famiglia. Un lieto fine per una vicenda che stava assumendo tutti i contorni di un film drammatico. La famiglia ha ringraziato la professionalità dei Carabinieri intervenuti e la prontezza, non riuscendo a quantificare la gioia per aver abbracciato di nuovo la loro piccola.