Operazione antidroga “Contratto”, primi interrogatori: scena muta davanti al gip dei 3 indagati in carcere

Hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere davanti al gip del Tribunale di Larino tre delle nove persone arrestate la mattina del 1 giugno nell’ambito dell’operazione antidroga dei Carabinieri della locale Compagnia denominata “Contratto”. Si tratta degli indagati con le accuse più pesanti, rispettivamente di 44, 39 e 37 anni, residenti a Santa Croce di Magliano e ai quali sono contestati a vario titolo i reati di spaccio ed estorsione. Gli interrogatori sono partiti da loro, che sono stati raggiunti dalle misure cautelari più afflittive. In realtà quelli di oggi nella casa circondariale di Larino sono stati “faccia a faccia” lampo con il giudice, in presenza dei difensori degli indagati – i legali Alessio, Carmine ed Elena Verde per i primi due, l’avvocato Federico Petruccelli per il terzo, – giusto il tempo di confermare i propri dati anagrafici ed esternare la propria decisione. La strategia difensiva appare intuibile: quella di avere a disposizione l’intero carteggio depositato dagli inquirenti in cui sono contenuti tutti gli elementi raccolti dai militari durante le indagini e che hanno portato la Procura alla richiesta delle 9 misure e alla denuncia di 17 soggetti a piede libero. E’ molto probabile che nei prossimi giorni venga depositata dai difensori istanza al Riesame per chiedere la scarcerazione dei propri assistiti. L’inchiesta, durata circa 1 anno, avrebbe accertato la presenza di una collaudata attività di spaccio, supportata da corrieri e vedette, e che riforniva con le più note sostanze stupefacenti tutto il Basso Molise, sia l’area dei Frentani che la costa. Nel corso dell’attività sarebbero stati registrati frequenti episodi di estorsione, principalmente per debiti non pagati o pagati in ritardo. In almeno una occasione un consumatore minorenne, insolvente, sarebbe stato costretto a sua volta a spacciare come contropartita per saldare il proprio conto. Nei prossimi giorni saranno interrogati gli indagati ai domiciliari, poi toccherà eventualmente ai soggetti indagati a piede libero che in alternativa, tramite i loro avvocati di fiducia, potranno depositare memorie difensive.

(rileggi i dettagli nell’articolo in basso)

Droga ed estorsioni, decapitata la centrale dello spaccio del “Cratere”, 9 arresti. I dettagli dell’operazione “Contratto”

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