Nella suggestiva cornice di Piazzetta Palombo a Campobasso, la CGIL del Molise nella giornata dell’8 giugno ha organizzato un evento pubblico che ha toccato numerosi temi locali e nazionali, soffermandosi in particolare sugli effetti sociali ed economici derivanti dalla pandemia ancora in atto e dall’invasione russa in Ucraina. Ad introdurre il dibattito e moderare il confronto è stata Elisabetta Brunetti, segretaria organizzativa della Funzione Pubblica CGIL, la quale ha spiegato che l’iniziativa si inseriva all’interno di un progetto più ampio che si sta sviluppando in tutta Italia in preparazione della manifestazione nazionale denominata “Pace, lavoro, giustizia sociale, democrazia camminano insieme”, che si terrà sabato 18 giugno a Roma in Piazza del Popolo e a cui parteciperà anche una nutrita delegazione molisana. A fare gli onori di casa è stato Paolo De Socio, segretario della CGIL MOLISE, che ha parlato della crisi geopolitica ed economica globale fino ad arrivare alla situazione più che delicata riguardante la nostra regione. Gli effetti della guerra anche oltre i confini del continente europeo sono evidenti, a partire dalla crisi alimentare causata dal blocco all’esportazione del grano e alla crescita dell’instabilità in vaste aree del mondo. “La CGIL – ha spiegato De Socio – si è impegnata fin da subito contro l’invasione russa, a sostegno del popolo ucraino e della sua democrazia, attraverso aiuti umanitari e progetti di accoglienza. Adesso, però, l’Europa deve stare attenta alle conseguenze di questa che sembra essere diventata una corsa disperata alla militarizzazione delle nazioni”. La pandemia e la guerra non hanno cancellato problematiche annose come la disoccupazione e i salari, anzi si sono aggravate. Bisogna rimettere il lavoro al centro dell’agenda politica, fare della giustizia sociale il parametro delle scelte che condizioneranno il futuro dei popoli ed è in questa ottica che vanno inquadrati gli investimenti dei fondi nazionali ed europei a disposizione, per garantire il diritto alla salute, alla conoscenza e all’invecchiamento attivo. “Il Molise – ha dichiarato De Socio – sembra ignorare quasi totalmente questi temi attraverso i propri rappresentanti istituzionali. La discussione e il confronto, infatti, è quasi del tutto assente. Basti pensare che l’assessore al Lavoro (il terzo del Governo Toma ndr) dal momento del suo insediamento fino ad oggi non ha ancora ritenuto opportuno aprire un dialogo vero con le parti sociali. E scarso interesse riscuotono anche lo spopolamento demografico, il piano sanitario e il problema dei trasporti e delle infrastrutture”.
Dopo l’intervento del segretario generale della CGIL c’è stato il passaggio dell’assessora cittadina Giuseppina Panichella che ha portato il saluto del sindaco di Campobasso Roberto Gravina impossibilitato a partecipare all’iniziativa. La politica locale che si disinteressa dei cittadini è stato anche il fulcro dell’intervento di Angelo Masi delegato della Fiom, che ha aperto lo spazio dedicato agli interventi dei delegati delle categorie, il quale ha sottolineato come lavoro e giustizia sociale non sia più un binomio presente nelle nostre fabbriche. Hanno fatto seguito il contributo di Sabrina Del Pozzo della Funzione Pubblica, che si è concentrata sulla gestione deficitaria degli ex Sprar, e di Maria Luigia Creati della Filcams, la categoria del Commercio e del turismo della CGIL, che ha parlato del caro vita e della necessità quanto mai impellente di ridurre il divario economico e sociale in atto. In conclusione è intervenuta Fabrizia D’Urbano della Federazione Lavoratori della Conoscenza della CGIL MOLISE, il cui discorso ha riguardato il mondo della scuola in tumulto per il DL 36/2022 in discussione al Senato e riguardante la formazione dei docenti e il nuovo sistema di reclutamento. Il decreto, già oggetto dello sciopero dello scorso 30 maggio, è fortemente penalizzante in tema di salari e orario di lavoro degli insegnanti, senza dimenticare sia la decurtazione delle risorse economiche destinate al personale docente che il taglio degli organici (10mila unità in meno). “Il personale scolastico – ha sottolineato la delegata FLC – sembra aver perso ogni speranza di essere ascoltato. Eppure è proprio nelle scuole che si formano le coscienze degli uomini e delle donne del futuro”. Da qui, l’invito finale al mondo politico, affinché concentri i propri sforzi per le generazioni future piuttosto che per le sole campagne elettorali. Dopo questa prima parte si è tenuta una tavola rotonda che è stata animata proprio dalle proposizioni del mondo politico. Infatti il giornalista moderatore, Giuseppe Pittà, ha stimolato la discussione chiedendo all’onorevole Antonio Federico e al segretario del Partito Democratico Vittorino Facciolla commenti relativi alle iniziative messe in campo dalla CGIL. I due ospiti hanno dichiarato una condivisione di massima rispetto alla necessità di tornare a dialogare con i rappresentanti dei lavoratori, con le parti sociali e con le associazioni dopo il lungo periodo di distanziamento dovuto alla Pandemia. E’ stato rimarcata la soddisfazione, espressa anche dal segretario CGIL Molise per l’approvazione del ripristino della clausola sociale nel DDL APPALTI con un emendamento che ha visto come primo firmatario l’on. Antonio Federico e la proposta di confronto programmatico lanciata dal Partito Democratico con il confronto nelle Agorà. Alla consigliera di parità regionale Giuseppina Cennamo è toccato il compito di fare un parallelo tra i disagi provocati non solo dalla guerra ma da una condizione culturale ancora retrograda sul ruolo delle donne anche nei diversi contesti di crisi. Biase D’Andrea dell’associazione Un Altro Molise è possibile e Michele Barone di Uniti per la Costituzione hanno rimarcato, tra le altre cose, una sorta di disagio giovanile nel non vedersi rappresentati dai partiti attuali e, entrambi i relatori, hanno denunciato una critica forte verso l’informazione unica che proviene dalla maggior parte dei media su argomenti di importanza stringente come quello della guerra in Ucraina. Un quadro di riferimento storico della dimensione globale ed europea rispetto alla guerra e alla crisi è stato tracciato, invece, dal prof. Giovanni Cerchia dell’Università del Molise che, nei suoi interventi, rimarcando l’ineluttabilità degli aiuti all’Ucraina per provare a tenere in piedi una trattativa vera, ha ricomposto la storia dell’ascesa al potere di Putin dopo il declino dell’Impero sovietico e ha evidenziato tutti i limiti manifestati dall’Unione Europea nell’affrontare questa fase inedita della storia dell’umanità. A Giuseppe Massafra, segretario nazionale della CGIL, è stato affidato il compito di lasciare una sorta di conclusione e impegni comuni per il rilancio della centralità del lavoro e degli uomini, in un momento in cui la discussione politica torna ad essere troppo incentrata sull’individualismo e sugli interessi economici. Il segretario della CGIL, rimettendo al centro tutti i temi della partecipata serata, ha rilanciato la manifestazione nazionale che la CGIL terrà sabato 18 giugno in Piazza del Popolo a Roma che avrà come titoli: “PACE, LAVORO, GIUSTIZIA SOCIALE, DEMOCRAZIA…CAMMINANO INSIEME”. La due giorni d’iniziativa della CGIL MOLISE si è conclusa giovedì 9 giugno presso la sede della CGIL territoriale con un omaggio a Giuseppe Di Vittorio e con la rappresentazione teatrale “Nato senza camicia” proposta dal duo Carlo Albè e Anthony Valentino che è stata molto apprezzata dal pubblico presente.
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