Dopo due anni di assenza a causa delle restrizioni imposte per la pandemia, torna la tanto attesta festa dedicata alla Madonna della Libera di Cercemaggiore, patrona dei comuni della Valle del Tammaro. I festeggiamenti sono partiti il 28 giugno, concludendosi domenica 3 luglio. Una settimana di tributo dedicata alla Madre Celeste che rimarca la volontà delle locali comunità di onorare la propria patrona e far rivivere la tradizione legata alla statua lignea risalente al 1600.
Il clou della festa si è avuto sabato 2 luglio con la solenne messa seguita dalla processione caratterizzata da un lungo corteo di fedeli. A contorno dell’appuntamento religioso, è stata allestita l’immancabile fiera con stand, vivande, musica e giochi pirotecnici.
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Madonna della Libera – 2-7-2022, P. Abdo RAAD
Uno dei nomi più belli di Maria e quello di Madonna della Libera. Un nome nato da una apparizione di Maria, con la croce impressa sul palmo della mano, nel 663 che liberò il Benevento dall’assedio di Costante secondo. Devozioni, culti e venerazioni e icone… sono sgorgati per ricordare l’evento. Un icona bizantina raffigurante la Madonna della Libera è tuttora conservata nel santuario a Rodi Garganico.
Nel xv secolo, Una statua della madonna della Libera fu trovata qui a Cercemaggiore, dove fu eretto un santuario e dove siamo riuniti oggi per questa celebrazione. Nelle diverse simbologie delle Madonna della Libera siamo davanti alla realtà della liberazione.
Dall’inizio della storia, e biblicamente dopo il peccato di Adamo e Eva, l’uomo, e tutto il creato ha avuto bisogno della liberazione. Il mondo di oggi grida per essere liberato dalla pandemia, dalle guerre dalle sofferenze, dallo sfruttamento economico, dall’oppressione politica, dal razzismo, dall’odio, dal vuoto nella vita, dall’angoscia, dalla paura, dalla malattia e da tanti mali.
Il mondo di oggi, purtroppo, continua ad essere schiavo di tanti mali. Una schiavitù che sta diventando più dura perché l’uomo non usa la sua libertà per il bene. Uno dei problemi del nostro mondo è che per molti l’interrogativo da porsi non è “Dio e la libertà”, bensì “Dio o libertà”. L’uomo vuol essere libero senza Dio, peggio ancora vuol essere libero da Dio. Quando vedo il pugno innalzato per chiedere libertà nelle manifestazioni, e quando medita oggi le mani aperte di Madonna della Libera, mi domando, non ha forse sbagliato l’uomo facendo della mano chiusa in pugno simbolo della libertà? Non e forse più bello e più significativo che le mani aperte in preghiera siano simbolo della libertà?
Guardate le mani di Maria, Madonna della Libera. Le mani elevate è un gesto molto significativo che implora da Dio pace, giustizia e libertà, è un abbraccio a Dio e agli altri nell’apertura dell’amore a Dio, agli altri e al creato. E una offerta di se stessi con sentimento di adorazione e di ringraziamento.
Maria oggi, adora, ringrazia, offre se stessa con noi e per noi e per la nostra liberazione.
Siamo creati da Dio per essere liberi. Purtroppo, il male, l’egoismo e l’orgoglio, ci conducano a cercare la nostra libertà fuori Dio, come Satana ha condotto Eva e Adamo a dire no a Dio.
Maria invece, con la sua piena libertà ha detto sì a Dio, ed è diventata la nuova Eva che porto il liberatore del mondo, Gesù Cristo. Gesù ha pagato i conti della libertà con il suo sangue sulla croce, continua a assumere su se stesso i sacrifici per la nostra liberazione.
Perciò, Il cristianesimo è la vera religione della liberta perché vuol liberare l’uomo. Già nell’antico testamento Dio si definisce come “Io sono il tuo Signore, il tuo Dio, Colui che ti ha liberato dall’Egitto, dalla terra della schiavitù”. L’agire di Dio è la garanzia permanente della nostra liberta, perché egli ci vuole liberi. In Gesù, la liberazione si porta ad un altro livello più ampio. Dio nella risurrezione di Gesù Cristo libera l’umanità dalla morte per definirsi definitivamente il Dio che libera dal male. Non si tratta più di una liberazione politica o terrestre ma proprio di una liberazione definitiva da ogni male.
Uniti a Maria della Libera, preghiamo oggi che il mondo sia liberato da questa assurdità “Dio o libertà”, e di capire che Dio è la sua vera libertà. Che il mondo sia liberato dalla lotta al potere, per riscoprire l’amore dei nemici.
Qui in questo nostro paese siamo chiamati a vivere i significati profondi della festa della Madonna della Libera. La libertà esige sacrifici. I sacrifici esigono una forza molto più grande di quella della guerra, della vendetta e dell’odio, esige la forza dell’amore di cui la risurrezione la gioia e la concordia sono il primo frutto. Questa e la forza di Maria. La forza dell’amore.
Questa festa è un momento per affidare la chiesa, il Papa, e tutto il mondo all’amore di Gesù in Maria.
A nome del nostro arcivescovo, che è unito oggi in preghiera a noi da un altro santuario della Madonna della Libera, a nome dei padri e dei frati del santuario, dei diaconi, auguro una santa festa a tutti voi, e a nome vostro e mio ringrazio il sindaco, i sindaci presenti, le autorità civili, il comitato festa e tutti quella che collaborano alla bellezza della nostre feste.
A tutti noi Maria Madonna della Libera ci augura la concordia, la pace e la collaborazione per un futuro sempre migliore e più bello.