Ore 15. E’ uno di quegli epiloghi per il quale preghi fino all’ultimo istante affinché non si manifesti. Le speranze di una intera comunità, così come l’intervento dei medici, non sono purtroppo bastati per mantenere in vita il ragazzo di 13 anni rimasto folgorato da una scarica elettrica partita da un palo dell’illuminazione pubblica lo scorso 28 giugno all’interno del parco Don Nino Zappitelli a Montenero di Bisaccia. Nelle scorse ore il giovane si è spento presso gli Ospedali Riuniti di Foggia, dov’era ricoverato da quasi due settimane in condizioni critiche. Il suo decesso ha inevitabilmente gettato nello strazio la sua famiglia e sta lasciando profondo dolore fra parenti e amici del ragazzo. Ma tutti a Montenero sono rimasti sconvolti per una tragedia assurda che ha portato via un figlio della comunità nel fiore dei suoi anni. Che la situazione rischiasse di precipitare si era già intuito con l’annullamento della Notte Rosa da parte dell’amministrazione comunale, ma l’auspicio in un miracolo era rimasto vivissimo. Il quadro grave ha reso vano ogni suo tentativo di lottare per la vita. Nelle prossime ore si conoscerà la decisione del magistrato, dal momento che sull’episodio del parco è stata aperta una inchiesta, portata avanti dai Carabinieri. Qualora venisse disposta l’autopsia, le esequie funebri slitteranno di qualche giorno. Sono ancora in corso gli accertamenti da parte degli inquirenti per stabile da dove e come sia partita la scarica elettrica che – presumibilmente a seguito di un contatto fra il ragazzo e il palo avuto in maniera del tutto ignara – è passata al corpo del 13enne, il quale quella sera stava giovando con gli amici nel parco.
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