Giovani e lavoro, Pnrr sia occasione di ripresa: freno all’emigrazione e voce alle imprese con investimenti lungimiranti

L'incontro organizzato nell'ambito dell'Agorà 2022 della diocesi Termoli-Larino

Cogliere tutte le opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e impegnare in maniera virtuosa i fondi che arriveranno nei prossimi anni dando una prospettiva concreta ai giovani che cercano lavoro e sono ancora costretti a fuggire dalla loro terra. È questa la strada indicata nel corso dell’incontro “Giovani e lavoro” organizzato nell’ambito dell’Agorà 2022 della diocesi di Termoli-Larino. L’iniziativa, coordinata da ‘Un paese per giovani’, realtà nata per volontà del vescovo, mons. Gianfranco De Luca, e da anni impegnata nella promozione di buone pratiche di occupabilità, ha coinvolto un pubblico ampio e variegato e, in particolare, diverse aziende e imprenditori della zona, desiderosi di conoscere le nuove opportunità offerte dai piani regionali, nazionali ed europei ma anche di evidenziare come in Molise ci siano realtà che vogliono investire e accogliere persone capaci, formate e pronte a lavorare non “per essere parcheggiate” ma per valorizzare realmente le loro abilità e competenze maturate nel tempo.

Ospiti della serata, moderata da Fabrizio Occhionero, sono stati il giornalista Domenico Delle Foglie, già vicedirettore di Avvenire e direttore del Sir, agenzia internazionale dei vescovi, e Tecla Boccardo, di recente confermata per la terza volta segretaria regionale della Uil e membro della Commissione diocesana per lo Sviluppo Umano Integrale. Sullo sfondo, i dati negativi che – in un contesto di incertezza amplificato dalla pandemia, dalla guerra, dalla crisi energetica e dall’inflazione – evidenziano l’alto tasso di disoccupazione e la mancanza di strategie adeguate per favorire l’impiego dei giovani (non più giovanissimi o ormai adulti) ma anche la necessità di accendere una luce di speranza e fiducia. Partendo da tale contesto Delle Foglie, in particolare, si è soffermato sui temi della dottrina sociale della Chiesa e sul ruolo degli stessi cristiani nella società come componente che ha la capacità ma deve avere anche la volontà di dare un indirizzo, di pensare una visione per un Paese “di lavoratori poveri” così come emerso dagli ultimi e sconfortanti dati.

L’Evangelii Gaudium di Papa Francesco come riferimento ma anche la possibilità di pensare a “un bene comune” che non sia la somma di ricchi e di poveri che guadagnano 280 euro al mese lavorando dieci ore al giorno come commessa bensì un insieme di opportunità e misure che puntano a dare concrete opportunità ai giovani e ai loro talenti partendo anche da piccole realtà come Termoli o il Basso Molise. L’intervento della Boccardo ha poi spaziato sulle misure previste dal Pnrr, come il programma Gol, rimarcando la necessità di impegnare “bene” le risorse non con una formazione fine a se stessa o volta a “parcheggiare” i lavoratori con sprechi di fondi ma diretta a creare le basi per un sistema che coinvolga imprese, istituzioni, sindacati e sociale offrendo, ad esempio, tirocini che portino a una vera assunzione vigilando, altresì, sulla corretta applicazione dei contratti. Inoltre, ha osservato la segretaria Uil, “vanno sostenute le imprese con risorse per l’innovazione in quanto l’80 per cento delle imprese si sta digitalizzando, pertanto il passaggio da vecchi a nuovi lavori deve vederci pronti e riqualificare e formare i lavoratori”.

Le relazioni sono state precedute da un intervento a cura di Pasquale Santella, presidente di ‘Un paese per giovani’, che ha offerto un quadro generale del contesto del territorio e del ruolo delle strutture che possono avvicinare domanda e offerta di lavoro accompagnando gli stessi giovani in un percorso non solo di orientamento ma anche di inserimento in un mercato che corre sempre più veloce in cui bisogna stringere contatti con le aziende e gli operatori economici. Un ringraziamento, dunque, va anche agli imprenditori e imprenditrici che in questi anni con coraggio hanno permesso di realizzare dei tirocini formativi seri e di creare le basi per un futuro lavorativo. Quello di premiare le aziende virtuose che offrono formazione e reali possibilità di inserimento è solo uno degli elementi da considerare in vista dell’ingente flusso di risorse che arriverà a breve senza però perdere di vista quel “bene comune” che non lascia indietro nessuno. Per ulteriori informazioni sulle attività di “Un paese per giovani” è possibile visitare il sito www.unpaesepergiovani.it.

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