Alle ore 18.40 del 10 agosto una Volante della Questura di Campobasso è intervenuta per un sopralluogo di tentato furto presso una nota attività commerciale di rivendita di detersivi e affini del capoluogo, dove gli agenti hanno appurato che dalle immagini di videosorveglianza dell’attività commerciale, visionate dal direttore del negozio, si notava la presenza di un uomo calvo con maglia rosa che, a seguito di un controllo nei suoi confronti, eseguito alle barriere antitaccheggio dal personale del supermercato, aveva lasciato una “busta in cartone” nei pressi della cassa ed era fuggito all’esterno per poi allontanarsi a piedi con direzione centro città. I dipendenti della attività commerciale hanno riferito agli operatori che, con ogni probabilità, l’uomo fuggito alle barriere antitaccheggio poteva trovarsi all’interno di altro negozio appartenente alla medesima catena commerciale, in compagnia di altri due uomini, anch’essi immortalati dalle immagini della videosorveglianza e descritti compiutamente. Pertanto, è stato allertato il personale di un altro punto vendita presente in città che si accorgeva della presenza dei soggetti corrispondenti alle descrizioni fornite all’interno del loro punto vendita. Subito una seconda Volante ha raggiunto il secondo esercizio commerciale affiliato dove ha rintracciato l’uomo indicato che, alla vista della Polizia, ha tentato di allontanarsi in tutta fretta. Il soggetto è stato controllato ed identificato per un cittadino straniero residente a Napoli e munito di passaporto il quale a seguito di un controllo risultava non avere precedenti di Polizia, come pure, all’inizio, per quanto riguarda gli accertamenti sul documento di identità non si riscontravano anomalie. Contemporaneamente è stato identificato pure un suo accompagnatore, anche lui straniero, a carico del quale tuttavia non si rilevavano elementi di prova su possibili ipotesi di reità. Nei confronti di quest’ultimo, però, dagli approfondimenti investigativi sulle impronte digitali tramite la polizia scientifica, è emersa l’esistenza a suo carico di molti “alias” oltre alla sua vera identità, con molti precedenti di polizia anche per associazione a delinquere finalizzata ai furti in appartamento. Inoltre, a suo carico è risultata anche ad una misura di arresti domiciliari emessa dall’Autorità Giudiziaria di Napoli, da eseguire. Convenuto, poi, presso gli uffici di via Tiberio il responsabile del secondo punto vendita che ha sporto denuncia di furto di alcuni profumi dal valore commerciale di circa 500 euro, fatto delittuoso sul quale sono in corso ulteriori investigazioni anche tramite le immagini a circuito chiuso. Comunque il secondo cittadino straniero identificato è stato tratto in arresto per il reato di cui all’art. 495 C.P. ovvero “falsa dichiarazione o attestazione ad un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri”, e segnalato anche per il reato di cui all’art. 497 bis C.P., ovvero “possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi”, per come accertato successivamente circa i documenti esibiti agli agenti. Dell’avvenuto arresto è stato notiziato il pm di turno della Procura della Repubblica di Campobasso, che ha disposto il momentaneo trattenimento dell’arrestato nelle camere di sicurezza della locale Questura e successivamente il trasferimento nella locale casa circondariale, in attesa di processo per direttissima, tenutosi in data odierna con la convalida dell’arresto. Sempre nel corso di specifici servizi di controllo del territorio posti in essere da personale della Polizia di Stato di Campobasso, nella tarda serata del 14 agosto un equipaggio della locale Squadra Mobile, unitamente a due equipaggi della Squadra Volante, intercettavano nelle vie di Campobasso un’autovettura Audi A6 che procedeva a fortissima velocità, dando inizio ad un inseguimento che si concludeva alla periferia del capoluogo, con l’auto che a causa dell’altissima velocità purtroppo sfuggiva agli operatori. Nell’immediato venivano predisposti numerosi posti di blocco che davano esito negativo. Da risultanze investigative l’auto inseguita è risultata essere in uso a soggetti pluripregiudicati dediti a furti in abitazione.
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