L’età non è più verde e i capelli sono ormai tutti o quasi bianchi, ma Christian De Sica riesce a mantenere ancora una volta lo sguardo del pubblico incollato sullo spettacolo. Il comico italiano, figlio d’arte, showman, classificato in passato principalmente fra i protagonisti del cosiddetto “cinepanettone”, a Oratino si è dimostrato un personaggio eclettico, capace di colpire con la battuta “volgare” così come con quella più posata e raffinata, di entrare ed uscire velocemente da un personaggio e mischiarsi nella platea a raccogliere il calore del pubblico, schiarirsi la voce e intonare una canzone. Grazie all’ottima assistenza di Pino Strabioli – regista, attore e conduttore, – De Sica ha fatto sembrare la serata come una semplice ‘serata fra amici’ (da qui il nome dello spettacolo), fra aneddoti di vita, alcuni noti altri inediti, muovendosi al confine fra realtà e finzione, e omaggi a personaggi dello spettacolo che non ci sono più, a partire dal padre Vittorio, passando per Alberto Sordi e Raffaella Carrà. “Una delle mie gioie più grandi da attore – ha commentato De Sica in un momento del suo colloquio con Strabioli – è vedere tanti ragazzi, più piccoli dei miei figli, fermarmi per strada e abbracciarmi, sentendomi chiamare “zio”. E’ una sensazione che non ha eguali per uno come me che alla mia età fa ancora questo mestiere”.
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