Nel pomeriggio di sabato al CEA Fantine di Campomarino si è proceduto al taglio del nastro e all’inaugurazione di un laboratorio didattico legato all’archeologia, alla presenza di alcuni soci dell’Archeoclub di Termoli e del suo presidente Oscar De Lena, che si è detto entusiasta di questa iniziativa, voluta dalla cooperazione delle due associazioni. Un’iniziativa che fa del C.E.A. Fantine un luogo in continuo movimento e che guarda al futuro in una prospettiva di accoglienza, di sollecitudine e di amore verso la cultura. Non c’è futuro senza passato, dice il presidente Lucchese, e questo laboratorio ne è la dimostrazione.
Il fine è quello di valorizzare il territorio di Campomarino, ricco sotto l’aspetto archeologico per la straordinaria storia millenaria che custodisce e consegnarlo alle nuove generazioni perché imparino ad averne cura. Un pannello illustrativo-informatico racconta in breve la storia archeologica del territorio. I soci dell’Acheoclub di Termoli hanno poi adottato una piccola quercia nata da pochi mesi. La quercia è una pianta magnifica e piena di forza vitale, bella, molto robusta e resistente. Sono alberi longevi: possono raggiungere anche i mille anni di vita. Per la sua maestosità, la quercia ha rivestito un ruolo particolare nella cultura dei popoli antichi. Da molti è considerato un albero sacro. A conclusione della manifestazione l’Archeoclub di Termoli ha omaggiato i volontari di ABM con un regalo eccezionale: una lucerna antica ed un sontuoso rinfresco.