Giorgia Meloni ha fatto tappa a Termoli questo pomeriggio per sostenere le candidature di Fratelli d’Italia al seggio molisano e del centrodestra all’uninominale. Trovandosi in una località balneare, la leader nazionale di FdI ha voluto sottolineare come il mare sia una risorsa da sfruttare. “L’Italia deve tornare ad avere una strategia, anche industriale – ha detto, – bisogna farla finita di spendere risorse su qualsiasi cosa senza concentrarci su quello che può renderci più ricchi. Siamo circondati dal mare quasi ovunque e ci comportiamo come fossimo la Svizzera e il mare non ce l’avessimo. Nello stesso tempo stiamo ragionando su come espropriare 30mila aziende italiane che hanno fatto un pezzo del turismo di questa nazione per far vincere le aste alle multinazionali”. Uno dei temi più scottanti riguarda certamente il caro bollette. Per Meloni è necessario tagliare gli oneri sugli aumenti delle bollette energetiche dell’ultimo anno e dividere il costo dell’elettricità da quello del gas.
“Due cose a mio avviso vanno fatte. Dal momento che con l’aumento lo Stato ci guadagna con l’Iva e le accise, perchè lo Stato non taglia tutti gli oneri sulla parte eccedente rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente? Altra proposta su cui mi sto battendo è dividere il costo dell’elettricità dal costo del gas. Abbiamo infatti una convenzione che era necessaria al momento della sua nascita in quanto il gas costava meno. Oggi che il gas sta a 700 e le rinnovabili a 100 non conviene più tenerli legati”. Giorgia Meloni ha parlato anche di marchio italiano, considerato il terzo nel mondo per riconoscibilità. “Siamo in una stagione in cui tutti vogliono comprare prodotti italiani, l’Italia che ha fatto rispetto a questo? Ha svenduto marchi italiani. Noi invece dobbiamo difendere quel marchio perché nel tempo della globalizzazione non competiamo sulla quantità del prodotto, ma possiamo puntare sulla qualità del prodotto, su cui non ci batte nessuno. Bisogna difendere il marchio e formare i nostri giovani. Voglio in Italia un liceo del made in Italy che formi i giovani per dare continuità ad una serie di settori della nostra economia che rischiano di essere totalmente perduti”. (fonte Ansa)
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