L’agosto bojanese dei Carabinieri della Compagnia matesina è trascorso all’insegna della prevenzione, con l’innalzamento dell’asticella relativa al contrasto dell’uso di sostanze stupefacenti. Se da un lato la riacquisita vitalità dei tanti giovani che hanno riempito le piazze sia del centro matesino che dei comuni dell’hinterland ha riavvicinato a quella che un tempo era definita normalità, dall’altro il Comando di Via Croce non ha mai abbassato la guardia proprio per consentire un divertimento sempre più consapevole e prevenire quelle fattispecie delittuose che si ripercuotono non solo su chi fa uso di sostanze stupefacenti. In concomitanza con la “notte gialla”, un giovane 28enne residente in un comune dell’area montana, già segnalato ai militari del Comando Compagnia di Bojano, è stato sorpreso in una stradina interpoderale, mentre si recava in centro per prendere parte alla serata. All’atto del controllo, la sorpresa del giovane si è palesata in volto ed ha fugato i dubbi degli investigatori che lo hanno perquisito sul posto, rinvenendo modica quantità di sostanze stupefacenti del tipo hashish. L’attività perquisitiva estesa poi all’abitazione ha consentito di recuperare un “panetto” della medesima sostanze e due piante di “marijuana” in coltivazione sul balcone, nonché bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. Il quantitativo sequestrato, 70 grammi ha fatto scattare il deferimento in stato di arresto, convalidato la mattina di martedì 30 agosto dal G.I.P. del Tribunale di Campobasso, con la sottoposizione del giovane all’obbligo di firma quotidiano in un comando dell’Arma dei Carabinieri e il divieto di dimora nel comune di Campobasso, verosimile luogo di approvvigionamento. Solo qualche sera prima, invece, una gazzella dell’Aliquota Radiomobile, in una stradina del centro storico, aveva sorpreso un giovanissimo residente in possesso di sostanza stupefacente del tipo “hashish”.
Non sono mancati gli interventi delle pattuglie dislocate sul territorio, i Carabinieri di Baranello, nel solo mese di agosto, hanno intensificato i controlli sul comune di Busso, ove hanno effettuato 8 perquisizioni e segnalato all’Autorità Prefettizia 4 giovani, tutti sorpresi con sostanze stupefacenti, per uso personale, che vanno dall’hashish alla cocaina. Per uno di loro è scattato anche il deferimento all’Autorità Giudiziaria, poiché nel corso della perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti proiettili non legalmente detenuti. I militari della Stazione di Cercemaggiore, invece, in uno dei tantissimi controlli hanno segnalato un giovane residente in un comune limitrofo, che si era da poco approvvigionato di “cocaina”, gettandola poi dal finestrino alla vista della pattuglia. Cinque, nel complesso, le perquisizioni effettuate dai Carabinieri a Torella del Sannio, ove all’aumento vertiginoso dei vacanzieri di ritorno (originari che fanno rientro solo nel periodo estivo), è corrisposta una adeguata attività di contrasto da parte dei militari della locale Stazione che in una occasione hanno segnalato un giovanissimo residente nella Capitale, trovato in possesso di sostanze stupefacenti. A Castropignano, invece, un militare libero dal servizio nota una manovra sospetta da parte di due giovani in auto e li segnala alla pattuglia in circuito. Raggiunti e perquisiti in una piazzola della “Bifernina”, mentre facevano rientro nel capoluogo, vengono trovati in possesso di 8 grammi di sostanza stupefacente del tipo “marijuana” custodita in un barattolo di vetro. In ultimo a Trivento, nel corso di un posto di controllo sulla “Trignina”, viene intimato l’alt ad un’autovettura, il cui conducente incede con fare sospetto. Il controllo evidenzia un immotivato nervosismo e la successiva perquisizione consente ai militari della Stazione Carabinieri di rinvenire prima uno spinello e immediatamente dopo 20,00 grammi di sostanza stupefacente del tipo “hashish” occultata nel veicolo. L’uomo, residente nell’attigua provincia chietina è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria. Il Comandante della Compagnia Carabinieri di Bojano sottolinea, ancora una volta, come le attività di controllo del territorio e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti sono e rimarranno un must, senza concedersi periodi di ferie. Sempre più giovani si avvicinano a tale mondo con ineludibili ripercussioni sulla vita sociale, familiare e relazionale, stante la potenziale recrudescenza di reati predatori, ovvero nei confronti degli ambiti familiari, ove potersi procurare il denaro necessario all’approvvigionamento delle sostanze stupefacenti. Ineludibile l’importanza di fare sistema tra istituzioni e ambiti sociale al fine di costruire una rete solida di supporto, con lo scopo di arginare il fenomeno.