Cesa e Lotito contro le polemiche: “Qui per risolvere i problemi, molisani meritano riscatto”. Le priorità: sanità, infrastrutture, aree interne e turismo

Lorenzo Cesa e Claudio Lotito contro le polemiche. Il primo proponendo principalmente la sua lunga esperienza politica. Il secondo con quell’immancabile istinto di trovare un parallelo sempre con il mondo del calcio, lui che – come ha ricordato in un incontro con la stampa al Don Guglielmo di Campobasso – nel 2004 salvò una Lazio sull’orlo del baratro con 550 milioni di euro di debiti. Un esempio che il patron della società sportiva biancoceleste ha scelto per parlare dei debiti, circa 80 milioni di euro, che costringono la sanità molisana al commissariamento e della necessità di rimuovere quest’ultimo. “I molisani meritano un riscatto”, hanno affermato Cesa e Lotito, di ritorno da un primo giro di incontri in Molise per presentare le loro candidature per il centrodestra a Camera e Senato, e per raccogliere istanze e problemi. “Abbiamo visto tanta laboriosità e un forte attaccamento a questa terra. Nello stesso tempo – sottolinea Lotito, citando I malavoglia di Verga – abbiamo percepito un sentimento di rassegnazione che va sovvertito”. I due candidati rispondono alle accuse e diffidenze verso “coloro venuti da fuori a raccogliere voti per poi sparire dopo il 25 settembre”. La replica: “Siamo stati catalogati come invasori. E invece siamo qui per risolvere i problemi. Ci impegneremo fino alla fine e, ribadiamo, dobbiamo essere più concreti possibile”. Nel rinnovare l’appello a tutte le forze moderate del centrodestra, che “dovranno avere pari dignità nella coalizione”, Cesa e Lotito hanno riassunto le principali priorità da cui partire: sanità, infrastrutture, aree interne e turismo. “Il Molise è isolato, i collegamenti sono alla base di tutto il resto”. Quindi la necessità di passare per il parlamento e avere voce in capitolo per ottenere risultati. Ancora sanità. “La dotazione per la sanità del Molise è di 600 milioni di euro ed è una dotazione sbagliata in partenza perché fatta sulla base della popolazione, ossia su 300mila euro di persone, che però non sono concentrate in un punto, come un quartiere di Roma, ma sono sparse sul territorio, fatto di montagne, colline, pianure, mare. L’obiettivo dunque è togliere dal commissariamento la sanità molisana e pensare e puntare, per la particolarità del territorio, sugli ospedali di prossimità”.

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