“L’arte si è prestata da sempre al lavoro di filosofi e letterati, ma non dimentichiamo che anche molti matematici e fisici si sono occupati di questo aspetto della cultura. La nostra idea è ora di provare a indagare quanto le scienze del cervello abbiano imparato dall’espressione artistica, e viceversa quanto l’arte stessa abbia appreso da queste discipline”. Con queste parole il professor Diego Centonze, responsabile dell’Unità di Neurologia del Neuromed e direttore della Scuola di Specializzazione Psicomed, riassume il concetto alla base della “Summer School 4A” in Arte, Filosofia dell’arte, Psicologia dell’arte e Artiterapie, che si è appena conclusa a Pozzilli (IS). Organizzato dall’I.R.C.C.S. Neuromed e dalla Scuola Psicomed, in collaborazione con l’Università telematica Uninettuno e con l’Università Tor Vergata di Roma, il corso ha visto i partecipanti impegnati in un percorso convergente tra discipline diverse. L’obiettivo è un approccio innovativo ed efficace alle patologie neurologiche e psichiatriche.
“La tendenza attuale dell’attività clinica – spiega Centonze – va verso l’integrazione. L’idea della superspecializzazione in medicina è stata in qualche modo superata, ed oggi è fondamentale mettere in dialogo diverse figure professionali. Nel campo delle neuroscienze, in particolare, dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione a vantaggio della persona sofferente di una malattia neurologica o psichiatrica”. C’è, in altri termini, un ponte da costruire tra discipline diverse. Un modo di affrontare le patologie allargando gli orizzonti e senza preconcetti. “Abbiamo l’urgenza – spiega il responsabile dell’Unità di Neurologia Neuromed – di accostare la terapia psico – farmacologica convenzionale ad approcci diversi. L’arteterapia, insieme alla riabilitazione cognitiva e ad altre forme di promozione della plasticità mediata dall’esperienza, fanno parte delle nuove armi che dobbiamo esplorare e rendere sempre più fruibili e conosciute, anche ai non clinici”. In questo quadro il corso ha visto avvicendarsi docenti molto diversi tra loro, dai neurologi agli artisti, dai critici dell’arte agli psicoanalisti. Tutti impegnati non solo in lezioni convenzionali, ma anche in laboratori pratici. L’arte è quindi diventata sia oggetto di studio che strumento di indagine e, infine, di terapia. “Il progetto della Summer school – conclude Centonze – si inserisce perfettamente negli obiettivi della Scuola di Specializzazione Psicomed, nella sua ambizione di essere la prima scuola di psicoterapia impegnata nel mettere in comunicazione diversi ambiti della ricerca neuroscientifica e psicoanalitica. La sfida è di inventare una nuova figura professionale, che abbia la capacità di intendere il linguaggio di discipline diverse, a tutto vantaggio dei pazienti”.