Avevano festeggiato troppo presto. Il caos generatosi sul calcolo dei voti sul proporzionale ha costretto il Ministero dell’Interno a disporre un riconteggio delle preferenze (o, se vogliamo, un aggiornamento tramite la piattaforma Eligendo), con riassegnazione dei seggi, alcuni dei quali erano stati erroneamente associati ad un candidato piuttosto che a un altro, praticamente in tutta Italia. Il Molise non è stato esentato da questo “scherzo” politico. E così questo pomeriggio è arrivata una doccia non fredda, ma gelata, per Caterina Cerroni, che risultava eletta per il Pd alla Camera dei Deputati. Dalla serie: abbiamo scherzato, sarà per la prossima volta. La conferenza stampa di ieri 27 settembre nella sede elettorale si trasforma per i posteri in un “come non detto“. Al suo posto è stato premiato ancora il partito di Giorgia Meloni. Il quarto seggio spettante al Molise se lo prende perciò Elisabetta Lancellotta, consigliera comunale di Isernia, che solo poche ore fa aveva commentato il responso delle urne, ritenendosi felice del risultato nazionale e regionale, e ringraziando i suoi sostenitori anche se la sua elezione era (o sembrava) sfumata. Ma chissà se quel messaggio – e solo lei lo sa – non abbia costituito anche una mossa scaramantica, fatta a prescindere, senza illusioni, in attesa di eventuali chiamate fuori concorso. Se non si può parlare di buona sorte in quanto i numeri non mentono, diciamo solo che forse il fato ci ha messo lo zampino per rimettere le cose a posto. Di certo per la Lancellotta si è trattata di una gioia doppia. A differenza della “collega” del Pd, che aveva fatto – nella sconfitta – esultare i ‘suoi’ per il gol dell’1-3 (al posto di un “umiliante” 0-4) e che invece si è vista annullare la marcatura dal Var (come direbbero gli appassionati) dopo una inutile esultanza. Risultato: zero seggi, come nel 2018.
(nella foto in alto: Elisabetta Lancellotta, a sinistra, e Caterina Cerroni, a destra)