I consiglieri regionali Angelo Primiani, Patrizia Manzo, Fabio De Chirico, Andrea Greco, Vittorio Nola, Valerio Fontana, hanno presentato la proposta di legge regionale – contraddistinta con il n. 201 – concernente: “Istituzione Parco Fluviale Biferno”. L’iniziativa legislativa, come si spiega nella relazione di accompagnamento, si prefigge l’obiettivo di sostenere e promuovere l’istituzione del Parco regionale fluviale del Biferno, perseguendo fondamentali obiettivi di interesse pubblico, quali: la tutela dell’ambiente, la salvaguardia, la promozione e lo sviluppo dell’area nonché di tutto il territorio di riferimento. L’articolato proposto intende affrontare – rilevano ancora i presentatori – uno dei problemi che oggi si pone con tutta la sua evidenza anche in conseguenza dei repentini cambiamenti climatici e che impongono interventi specifici volti a garantire e promuovere la conservazione e la salvaguardia delle aree naturali, con il loro patrimonio vegetazionale e faunistico. La pdl passa ora all’esame della Commissione consiliare permanente competente, per poi giungere, dopo l’espressione del parere di competenza, all’attenzione del Consiglio regionale per le determinazioni conclusive.
Fanelli propone incompatibilità fra commissario dalla sanità a carica di presidente o consigliere regionale.
Il Consigliere Micaela Fanelli ha presentato una proposta di legge regionale – contraddistinta con il n. 202 – concernente: “Modifica legge regionale 5 dicembre 2017, n. 20 (Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale)”. L’iniziativa prevede una modifica all’articolo 17 legge regionale 20/2017 sull’elezione del Consiglio e del Presidente della Giunta regionale. In particolare viene aggiunta un’ulteriore incompatibilità per la carica di Presidente della Regione e per quella di Consigliere regionale: quella del commissario straordinario alla sanità, limitatamente ai sei mesi antecedenti la scadenza del quinquennio. La modifica, spiega nella relazione illustrativa la presentatrice, è proposta al fine di evitare ogni potenziale produzione di atti inopportuni o illegittimi da parte del Commissario della sanità nel periodo finale della legislatura regionale. La pdl passa all’esame delle Commissioni permanenti competenti per materia, per poi giungere alla valutazione conclusiva del Consiglio regionale.