LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 52
FAMILA WÜBER SCHIO 85
(11-21, 28-46; 40-63)
CAMPOBASSO: Togliani 5 (1/5, 1/3), Trimboli 5 (0/3, 1/4), Kacerik 2 (0/1, 0/2), Perry 14 (1/3, 3/6), Milapie 6 (2/6); Nicolodi 8 (4/7, 0/1), Battiosodo 3 (0/2, 1/5), Giacchetti 2 (1/2), Narvičiūtė 7 (3/4), Del Sole (0/1 da 3), Vitali. Ne: Parks. All.: Sabatelli.
SCHIO: Mabrey 2 (1/6, 0/3), Crippa 5 (1/1, 1/2), Howard 14 (2/5, 2/4), Keys 7 (1/3, 1/2), Ndour 17 (5/5, 1/2); Verona 12 (3/4, 2/3), Bestagno 6 (3/5, 0/1), Mestdagh 15 (1/3, 4/4), Penna 5 (1/3, 1/1), Sottana 2 (1/3, 0/2). All.: Dikaioulakos.
ARBITRI: Salustri (Roma), Morassutti (Gorizia) e Del Gaudio (Napoli).
NOTE: fallo tecnico a Sabatelli (allenatore Campobasso). Fallo antisportivo a Mabrey (Schio). Tiri liberi: Campobasso 10/10; Schio 11/15. Rimbalzi: Campobasso 29 (Perry 7); Schio 40 (Ndour 8). Assist: Campobasso 13 (Togliani, Trimboli e Battisodo 3); Schio 22 (Sottana 5). Progressione punteggio: 7-10 (5’), 18-30 (15’), 35-51 (25’), 43-73 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso mai; Schio 35 (47-82).
C’è troppo Schio per La Molisana Magnolia Campobasso. Senza Parks – la statunitense è a referto solo per onor di firma con lo staff medico che consiglia assoluto riposo per l’ala rossoblù – quella che era già una vetta dolomitica si palesa come una scalata himalaiana per i #fioridacciaio, che provano comunque a gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma devono arrendersi di fronte alle dieci rotazioni dieci di coach Dikaioulakos, pronto a gestire col bilancino il minutaggio delle sue sul parquet. Il tutto in una serata in cui, ancora una volta, a vincere è la passione del pubblico rossoblù: circa 1.500 persone stipate sugli spalti dell’Arena con la presenza anche di una trentina di sostenitori orange.
PARTENZA DIESEL
Schio abbrivia la contesa con un 7-0 di grande sostanza, ma le magnolie si riavvicinano sino al -2 con Trimboli che capitalizza un antisportivo a Mabrey. Schio prova a fuggire nuovamente con due possessi pieni di margine da gestire sul 9-15 e fugge sino al +12 con la tripla di Mestdagh, anche se Nicolodi sul suono della sirena riporta le sue sino al meno dieci dell’11-21.
ALLUNGO FATALE
Le rossoblù piazzano un break di 5-0 intorno a Nicoli e Trimboli (tripla), tuttavia le scledensi reagiscono e riescono subito a prendere un margine in doppia cifra a proprio favore. Ndour allarga la forbice, ma Perry con una tripla riporta i #fioridacciaio sotto la doppia cifra di distacco, così come fa poco dopo Milapie. Perry prova a dare la riscossa con una tripla, ma le orange sanno come rispondere colpo su colpo ed anzi portarsi sino al +17 del 26-43. Poi i tre tiri liberi di Howard a due secondi dalla sirena regalano alle ospiti ben sei possessi di margine da gestire in vista del secondo tempo (28-46).
AMMINISTRAZIONE ORANGE
Schio aumenta il margine in avvio di terzo quarto arrivando sino a sette possesi pieni. Togliani, con una tripla, prova a dare vita al pianeta rossoblù. Nicolodi la segue a ruota, ma Schio riesce a salire sino al +22 del 38-60, che suona per certi versi di sentenza definitiva sulla contesa, anche perché le venete veleggiano sino al +23 (nuovo massimo vantaggio della contesa) del 40-63.
OSPITI IN CONTROLLO
Sentendo l’odore del sangue, Schio azzanna la preda ed arriva al +30 (40-70). Perry con tre tiri liberi prova a ridare smalto alle sue. Ma ormai le venete hanno le trenta lunghezze nel mirino e continuano ad aumentare il gap di fronte ad una Magnolia che non riesce a trovare il giusto ritmo in attacco. Giacchetti si iscrive nel tabellino, poi c’è spazio anche per la termolese Laura Del Sole sul parquet. Nicolodi prova a dare un ultimo scatto alle campobassane con coach Sabatelli che dà spazio anche a Vitali negli scampoli finali di una contesa che le scledensi portano a casa con pieno merito per 85-52.
SALA STAMPA
Per coach Mimmo Sabatelli, in sala stampa, la sintesi è quella di chi, da un lato, rivolge un plauso infinito alle sue, in particolare le giovani, e dall’altro non nasconde un pizzico di rimpianto per non aver potuto creare, sino in fondo, delle problematiche alle proprie avversarie per regalare forti emozioni ai tanti tifosi presenti.
«Era una partita complicata, anche se nelle ultime due stagioni Schio aveva sempre sofferto. Peraltro, l’assenza di Robyn (Parks, ndr) ci ha tolto tanta fisicità, punti ed esperienza. Del resto, stiamo parlando di una delle americane più forti del campionato. In più, nello spot di ala piccola, era assente anche Blanca (Quiñonez, ndr) quindi in quel ruolo eravamo totalmente scoperti. Devo però comunque fare i complimenti alla squadra perché, dopo una settimana di scoramento con poche rotazioni, le ragazze hanno dato tutto quello che potevano dare. Era difficile, è divenuta impossibile in corso d’opera, però ci dobbiamo prendere quello che di buono ci può dare questo match e testa già proiettata sul prossimo appuntamento».
CREMA PRIMA DELLA SOSTA
Nella speranza di recuperare in settimana l’ala statunitense Robyn Parks, le magnolie – prima della sosta – saranno di scena sabato a Crema con l’intento di riprendere subito la marcia e proiettarsi sulla sosta con un record di sei referti rosa su nove gare.