Nello stand promozionale del Molise, che per un mese è stato presente alla stazione Termini di Roma, si parla salentino. Non è uno scherzo, ma è quanto riscontrato dall’associazione “Forche Caudine”, storico circolo e giornale dei molisani a Roma. Il riferimento è alla standista, una ragazza della provincia di Lecce, affabile nei modi ma “quasi del tutto all’oscuro della storia e della cultura molisana”. “Ovviamente nessuna colpa sua”, chiarisce l’associazione, che anzi ne apprezza la professionalità, “ma di chi lì ce l’ha messa. Sarebbe da capire perché si colloca una ragazza della provincia di Lecce e non una delle tante ragazze molisane, che spesso sono senza lavoro. Sarebbe bastata qualche studentessa universitaria molisana che vive a Roma”. Forche Caudine, pur plaudendo all’iniziativa promozionale, evidenzia due ulteriori nodi: lo stand non è stato promosso tra i molisani a Roma (ad esempio, i tanti tassisti che hanno proprio lì una delle più importanti piazzole) e ciò avrebbe potuto rappresentare un valore aggiunto; lo scarsissimo materiale a disposizione, “sostanzialmente solo una piantina della regione, tra l’altro su una facciata priva di molti paesi” e “completamente assente una qualsiasi forma di interattività, ad esempio la possibilità di prenotare un weekend direttamente dallo stand”. Problematiche che sono state rilevate da diversi membri del sodalizio.
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Non solo lo stand ma anche i caciocavalli molisani parlano salentino…Infatti quasi tutti i caseifici molisani producono e vendono i loro caciocavalli con il marchio di Caciocavallo Silano… Ci sarebbe da dire tanto….