Privati accreditati contro Toma. Toma contrattacca e risponde ai privati. La guerra sulla sanità – che in realtà per il governatore “guerra non è” – non porterà doni per le festi imminenti e il commissario ad acta non intende vestirsi da Babbo Natale. Sul budget “sforato” dalle strutture private regionali accreditate al Sistema Sanitario Nazionale Toma ha parlato di incongruenze. Motivo per cui, da commissario, ha disposto con proprio decreto lo stop ai rimborsi per i mesi di novembre e dicembre 2022. Prima, ovviamente, che il Tar Molise, due giorni fa, non accogliesse la richiesta del Gemelli di sospendere in via cautelare il provvedimento in attesa della camera di consiglio che ci sarà a gennaio. Anche se Toma non fa nomi, tira fuori alcuni esempi su quelli che apparirebbero, in alcuni casi, fabbisogni gonfiati rispetto alla reale necessità. Ragione per cui sono stati conferiti maggiori poteri al Noc – Nucleo Operativo di Controllo – al fine di effettuare tutte le verifiche del caso. Coinvolta anche l’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. In corso ci sarebbero già delle indagini, al punto che Toma nel corso della conferenza stampa tenuta questa mattina si è limitato a dire che “sono venuti in Regione a chiedere documenti”. Chiesta quindi una task force al Ministero della Salute, mentre sui tetti imposti al budget per i privati Toma ha fatto riferimento a responsabilità precise in capo al commissario qualora non venissero imposti dei limiti.
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