Violento, senza scrupoli e pure meschino. Aveva puntato la sua vittima, un ragazzo del suo stesso paese in provincia di Campobasso, affetto da disabilità intellettiva, rendendogli la vita un inferno. Continue le minacce di morte, gli spintonamenti, gli schiaffi per estorcergli denaro. Una violenza senza fine, che si consumava anche nell’abitazione della vittima, quando le persone con quest’ultima conviventi non erano in casa. Lo “strozzino” – così definito in sede di denuncia – riusciva a farsi aprire al momento opportuno e quando il povero ragazzo resisteva alle richieste oppressive e violente, il furfante trovava comunque il modo di raggiungerlo: a volte utilizzando una finestra, in una occasione addirittura sfondando la porta d’ingresso. Situazioni brutte, che avrebbero costretto la vittima persino ad allontanarsi da casa, magari rimanendo fuori per molte ore, forse giorni, trovando però il suo aguzzino pronto ad aspettarlo al suo rientro. La paura delle conseguenze non gli avrebbe subito permesso di agire, finchè nei giorni scorsi è riuscito a rivolgersi alle forze dell’ordine. I Carabinieri della Compagnia di Campobasso, dopo rapide e minuziose indagini, hanno dato esecuzione nella giornata di ieri 12 dicembre ad un’ordinanza di misura cautelare in carcere a carico del soggetto indagato, firmata dal gip del Tribunale di Campobasso su richiesta della locale Procura della Repubblica. Il soggetto non era nuovo a comportamenti simili. Da poco infatti era uscito dal carcere per reati della stessa indole.
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