101 copie numerate, in edizione limitata, è un numero importante che però, da solo, non riesce a spiegare compiutamente tutti i significati racchiusi in “Azulejos”, l’ultima fatica letteraria dell’autrice campana, ma ormai molisana d’adozione, Rosanna Fanzo.
Presentata in veste letteralmente multisensoriale, all’interno della Rassegna Teatrale “OFF” organizzata da Incas Produzioni che ospita lavori e produzioni di artisti molisani e, tra l’altro, quest’anno è giunta alla decima edizione, l’opera di Rosanna Fanzo si è fatta per la prima volta conoscere al pubblico nella sala “Alphaville” a Campobasso.
Non è solo un libro, non è solo un prodotto culturalmente tangibile, non sono solo mattonelle (le azulejos sono infatti piastrelle di ceramica, finemente e variamente decorate, tipiche di Lisbona ed in generale dell’architettura portoghese) che racchiudono storie: Azulejos è al tempo stesso un viaggio ed una destinazione, un percorso ed un porto sicuro, suono e parola scritta, letteratura dell’anima e per l’anima, laddove, per bocca dell’autrice stessa, è necessario ricordare che la scrittura è un processo innanzitutto per noi stessi, e poi, solo dopo, anche per gli altri.
Rosanna Fanzo definisce la sua ultima creazione così: “Un cofanetto, che io preferisco definire scatola, al cui interno trovano posto 30 poesie e 2 racconti”.
Le copie numerate in edizione limitata (ancora non materialmente in circolazione, ma prenotabili presso l’editore Palladino) hanno in realtà la funzione, ribadisce la Fanzo, di “affidare ad un manufatto la valorizzazione di tre processi: quello dello scrittore che crea, del tipografo artigiano che rende tangibile sulla carta il pensiero dell’autore, e quello del lettore che attraverso l’esperienza che compie nell’apertura della scatola è chiamato ad abitare una temporalità rituale che lo allontana dal quotidiano permettendogli di entrare in contatto con se stesso in maniera autentica ed originale”.
Azulejos può essere esplorato nelle sue diverse parti, può essere riorganizzato, e nel momento in cui viene esposto trovando la sua collocazione nel luogo che abitiamo può diventarne parte viva.
Compagni di avventura nella originale presentazione dell’opera sono stati gli attori Michele Di Cillo, Francesco Vitale, Francesca Bertoni ed il musicista Giovanni Moffa, che hanno curato l’allestimento della “prima” in ogni minimo dettaglio, in un gioco di ombre e luci, dove ad una prima parte di performance completamente al buio, con gli spettatori presenti accompagnati solo dal suono di un pianoforte, si sono susseguite letture di brani e poesie in un suggestivo e delicato richiamo a tutti e cinque i sensi, difficile da tradurre compiutamente per chi non è riuscito ad essere presente.
Dopo aver pubblicato “Stasera l’amore arriva dal mare”, opera prima che raccoglieva racconti, poesie e brani originali descritte magistralmente come “miniature di attimi nudi”, con Azulejos Rosanna Fanzo ci trasporta e ci accoglie in una dimensione palpabile, tattile, che attinge in realtà ad una pluralità di sensi del suo orizzonte culturale ed esistenziale.
Compito di ciascuno sarà ricondurre la propria “mattonella” al proprio vissuto e farne terreno di coltura per i propri rapporti, ridefinendo continuamente il proprio posto nel mondo anche e soprattutto godendo appieno della bellezza di un’opera letteraria dai molteplici significati. FdL
Per ordinare una copia del libro-cofanetto mandare una mail all’indirizzo fanzorosanna@gmail.com oppure contattare Palladino Editore.