Un corteo con decine di ambulanze e centinaia di operatori impegnati nel servizio 118 ha attraversato questa mattina il centro di Campobasso, partendo da piazza San Francesco e facendo tappa in piazza Pepe, davanti alla Prefettura. Strade bloccate e traffico in tilt per una manifestazione annunciata e sostenuta anche da alcuni amministratori e cittadini che si sono uniti alla protesta. Le associazioni di volontariato contestano il bando della Regione e da gennaio potrebbe arrivare lo stop del servizio, con ambulanze ferme e utenti allo sbando in caso di emergenza. Tra i punti più controversi, gli esigui rimborsi, i parametri restrittivi sulle assunzioni, così come l’organizzazione dei turni di lavoro. Il Capodanno, dunque, potrebbe segnare un inizio del 2023 lontano dai migliori auspici in termini di salute. “Non ci sono le condizioni minime per andare avanti e il bando è inaccettabile”, hanno sostenuto i manifestanti. “Siamo ancora alle mezze misure, mentre le soluzioni proposte non fanno che acuire i problemi”. Ora si auspica l’intermediazione del Prefetto.
Il consigliere regionale Michele Iorio: “Comportamento di Toma condannabile”.
“E’ assolutamente condannabile il comportamento di Toma rispetto all’allarme delle cooperative che gestiscono il 118. La paura dell’interruzione del servizio pervade tutte le persone di buon senso preoccupate dal silenzio di un “commissario vigile urbano” che, come sempre, dirà di non essere stato avvertito. In sanità è necessario smetterla con i giochetti che stanno creando enormi disagi sia tra gli operatori che tra i cittadini utenti. In mancanza di una seria programmazione, imperversa l’azione discriminatoria del presidente con il risultato che ha trasformato questa regione in un territorio dove alberga il dispetto e la provocazione mentre ci si deve affidare al giudizio dei tribunali amministrativi per difendere le proprie ragioni. Non occorre sottolineare la gravità dell’annuncio della sospensione del servizio del 118, basterebbe solo l’allarme procurato ai cittadini per trovare una soluzione che manca senza che ci siano spiegazioni logiche e compatibili con il buon senso. Apprezzabile è l’iniziativa dei sindaci anche se, come spesso capita ai cinquestelle, guardano al dito invece che alla luna continuando a chiedere le dimissioni del dg Asrem Florenzano e non del commissario ad acta Toma”.