Si chiude un anno ancora funesto per gli infortuni sul lavoro in Abruzzo e in Molise. Sebbene i dati al momento si fermino al 30 novembre 2022, si può già registrare un aumento degli incidenti rispetto all’intero 2021 e comunque in crescita, nei primi 11 mesi dell’anno, del 41% in Abruzzo e del 46% in Molise.
“Numeri – spiegano in una nota il Segretario CGIL Abruzzo Molise, Francesco Spina, e il coordinatore regionale INCA CGIL Abruzzo Molise, Mirco D’Ignazio – che da un lato confermano l’emergenza sicurezza sul lavoro e dall’altro testimoniano quanto urgenti siano azioni ed investimenti affinché si inverta questo trend. Vanno potenziati gli enti preposti ai controlli così come vanno pretesi investimenti dalle aziende: investimenti in cultura della sicurezza e in macchinari, tecnologie e manutenzioni che impediscano che un turno di lavoro possa trasformarsi in un turno di morte”.
Con focus specifico alla realtà molisana si noti che toccano quota 704 gli infortuni denunciati all’INAIL rispetto al 2021: fino a novembre dell’anno precedente erano 1.546 mentre nel 2022 sono stati 2.250 con un’alta percentuale di donne coinvolte (41%, con 926 casi). 1.612 le denunce di incidenti in provincia di Campobasso, mentre 638 quelle in provincia di Isernia.
Gli incidenti mortali nel 2022 sono stati 5 a fronte dei 17 (di cui 8 per Covid) del 2021. Di questi 4 (di cui 1 in itinere) hanno riguardato la provincia di Campobasso, mentre uno quella di Isernia, con un incidente nel percorso casa-lavoro che ha visto coinvolta una donna di 46 anni di origine straniera.