Studentessa perseguitata dall’ex compagno, scatta il divieto di avvicinamento

La denuncia è partita dalle coinquiline della vittima, spaventate dal comportamento reiterato dell'uomo

Nel pomeriggio di ieri, la Stazione Carabinieri di Campobasso ha eseguito un’ordinanza cautelare – disposta dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Campobasso su richiesta della Procura della Repubblica – nei confronti di un soggetto residente nella provincia di Isernia, ma domiciliato nel capoluogo di regione. I reati attualmente contestati sono: violazione di domicilio aggravata dalla violenza sulle persone e sulle cose, lesioni personali, molestie telefoniche e disturbo del riposo dellepersone.

Probabilmente a scatenare la furia dell’uomo sarebbe stata la fine della relazione sentimentale con la sua ex compagna, una studentessa risiedente a Campobasso in un appartamento insieme ad altre coinquiline. Proprio a queste ultime si deve la denuncia del comportamento dell’indagato il quale, in piena notte, si era presentato presso l’abitazione occupato dalla donna e dalle coinquiline, citofonando con insistenza al campanello e pretendendo di farvi ingresso per controllare con chi fosse la sua ex compagna.

Nonostante il rifiuto della donna di riceverlo, comunicato in precedenza all’uomo anche attraverso sistemi di messaggistica istantanea, l’indagato, dopo aver aggredito la studentessa che si era posizionata sulle scale condominiali nel tentativo di bloccarlo, aveva dato “spettacolo” facendo irruzione nell’appartamento ed in preda al furore scaraventando a terra gli oggetti trovati al suo passaggio.

Non pago di aver aggredito la donna procurandole una serie di lesioni, dopo essersi allontanato dal condominio, l’uomo vi faceva ritorno tentando nuovamente di accedere all’interno dell’abitazione, questa volta prendendo a calci la porta di ingresso, urlando frasi ingiuriose nei confronti della ex-compagna e arrecando disturbo all’intero condominio.

Per l’indagato adesso è finalmente scattato il divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi frequentati abitualmente dalla stessa, con obbligo di mantenersi a una distanza non inferiore a 500 metri.

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