Lavoro, assunzioni in aumento rispetto a inizio 2022 (+3%) e all’anno pre-Covid (+38%) | Difficoltà a reperire dirigenti e operai specializzati

Sono 504mila i lavoratori ricercati dalle imprese in tutta Italia a gennaio e 1,3 milioni per il primo trimestre dell’anno. 46mila assunzioni in più rispetto a gennaio 2022 (+10,1%) e +149mila assunzioni (+12,9%) prendendo come riferimento l’intero trimestre. La domanda di lavoro prevista ad inizio d’anno si colloca sopra i livelli pre-Covid e segna un +14% (+62mila assunzioni) rispetto a gennaio 2019. A guidare la domanda di lavoro il manifatturiero con un incremento su base annua del 17,8% (+19mila assunzioni). Seguono turismo (+10mila unità; +21,0%), servizi operativi di supporto a imprese e persone (+7mila; +17,7%) e servizi alle persone (+7mila; +12,9%). Sale al 46,5% la difficoltà di reperimento (+7 punti percentuali rispetto a un anno fa) che si attesta al 66% per le figure dirigenziali e sfiora il 62% per gli operai specializzati. A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
In Molise le assunzioni totali previste dalle imprese dell’industria e dei servizi nel mese di gennaio risultano pari a 1.700, che diventano 4.360 facendo riferimento alla previsione sul trimestre gennaio-marzo. Rispetto a gennaio 2022, si osserva un leggero aumento delle entrate previste di circa 50 unità, +3%, in termini percentuali; +3,3% se il confronto viene spostato all’intero trimestre. Rispetto al periodo pre-covid (gennaio 2019) si registra un +38,2% (circa 470 figure professionali in più in termini numerici), se il confronto è riferito al solo mese; +19,5% se il confronto viene effettuato sull’intero trimestre gennaio-marzo (4.360 figure in entrate previste nei primi mesi del 2023 contro le 3.650 del 2019).
In regione a livello settoriale, contrariamente a quanto succede a livello nazionale, sono i servizi a determinare il risultato positivo del mese (1.170 figure professionali ricercate), con il turismo e i servizi alle imprese che registrano gli incrementi più marcati: +80 unità previste in entrate per il primo (+47,1% in termini percentuali), +100 unità per il secondo (+32,3%). Bene anche i servizi alle imprese che vedono aumentare le assunzioni previste del 14% circa, corrispondenti a 40 unità in più. Male il commercio, con una domanda di lavoro in diminuzione di circa il 43% (-150 unità previste in meno rispetto ad un anno fa).
L’industria, ancora una volta penalizzata da crisi energetica e crescita dell’inflazione, ricerca a gennaio 530 lavoratori (-3,6% rispetto ad un anno fa); è l’industria manifatturiera e Public utilities quella più in difficoltà, con le imprese del settore che prevedono una contrazione delle entrate programmate del 20,7% (60 unità in meno); le costruzioni, di contro, vedono crescere il numero di figure professionali ricercate del 20%.
A gennaio sale al 41,3% la difficoltà di reperimento (+3,4 punti percentuali rispetto a un anno fa), valore che arriva a superare il 50% per i dirigenti, professioni con elevata specializzazione e tecnici e per gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine. Le motivazioni di tali difficoltà sono da ricercarsi più nella mancanza di candidati (22,4%) che nella preparazione inadeguata dei candidati (13,8%).
Sono circa 434 (il 25,5% del totale) le assunzioni programmate rivolte preferenzialmente ai giovani sotto i 30 anni; circa il 18% delle ricerche di personale sono rivolte a laureati e il 32% a diplomati.
Il contratto a tempo determinato è la forma di assunzione maggiormente proposta con circa 850 unità (la metà delle entrate previste). Seguono il contratto a tempo indeterminato (374 unità, 22%), gli altri contratti non alle dipendenze (circa 190 unità, 11%) e quelli in somministrazione (136 unità, l’8%). Valori poco significativi per tutte le altre tipologie contrattuali.
A livello territoriale sono le macro-ripartizioni del Nord-ovest e del Nord-est a segnalare le previsioni di assunzione più elevate (rispettivamente oltre 171mila e circa 123mila), seguite dalle regioni del Sud (oltre 109mila) e del centro (circa 101mila).
Il bollettino integrale è disponibile come di consueto sul portale Excelsior.unioncamere.net e sul sito istituzionale della Camera di Commercio del Molise nella sezione “Informazione economica e sviluppo del territorio”.

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