Questa mattina, negli Uffici della Questura di Isernia, è stato sottoscritto dal Questore Vincenzo Macrì e dal presidente del Centro Italiano per la Promozione della Mediazione per la Campania, Roberto Iannucci, il “Protocollo Zeus”, che costituisce un importante passo avanti nell’assistenza e nel trattamento psicologico degli autori di maltrattamenti in famiglia e di atti di stalking. Da oggi, anche i soggetti ammoniti della provincia di Isernia avranno la possibilità di rivolgersi agli specialisti del centro, nella massima discrezione e riservatezza, allo scopo di intraprendere un percorso trattamentale orientato all’acquisizione della consapevolezza del disvalore sociale del proprio comportamento. L’attenzione rivolta al contrasto di tale complesso fenomeno criminale e alla tutela delle vittime ha portato ad una riflessione generale sulla necessità di “prendersi carico anche di chi agisce con violenza” integrando le disposizioni legislative con norme tese al suo recupero.
L’articolo 3 comma 5 bis della Legge 15 ottobre 2013 n. 119 stabilisce che “quando il Questore procede all’ammonimento (…), informa senza indugio l’autore del fatto circa i servizi disponibili sul territorio inclusi i consultori familiari, i servizi di salute mentale e i servizi per le dipendenze (…), finalizzati ad intervenire nei confronti degli autori di violenza domestica o di genere”. Convinto dell’efficacia di questo importante intervento sulla prevenzione della recidiva nei casi di violenza di genere e domestica, a corollario delle indicazioni fornite dalla Direzione Centrale Anticrimine che ha sensibilizzato le autorità locali in materia, il Questore di Isernia ha voluto dare concretezza a questo importante strumento. Tra le modalità attuative il protocollo prevede la cosiddetta “ingiunzione trattamentale”. Ciò implica che l’Ufficiale di Pubblica Sicurezza inviti formalmente l’ammonito a sottoporsi ad un colloquio con specialisti del Cipm di Napoli ed avviare così un percorso rieducativo di fondamentale importanza in materia di prevenzione. Ovviamente si tratta di un servizio completamente gratuito. Inoltre, sono stati concordati degli incontri periodici per valutare la necessità di ulteriori interventi e, soprattutto, per affrontare i casi più spinosi nel caso in cui il trattamento non dia luogo agli effetti sperati. Si tratta di un impegno importante che, per la prima volta, non guarda soltanto alla tutela della vittima, ma anche a fornire un concreto aiuto al maltrattante o allo stalker per superare le difficoltà o i disagi personali che lo inducono alla violenza. La Polizia di Stato è da sempre impegnata su questo fronte e la sottoscrizione del Protocollo Zeus, primo in Molise, è la testimonianza della volontà di “esserci sempre”, e ciò deve avvenire necessariamente attraverso il tentativo di recupero dei soggetti maltrattanti. Recupero che risulta tanto più efficace, quanto più si interviene in tempo: la violenza domestica è spesso un’escalation.