Un adolescente su due ha subito atti di bullismo, dati in crescita anche in Molise, ‘rete’ e baby gang alimentano fenomeno

Oggi è la giornata internazionale contro il bullismo e cyberbullismo, una piaga che spaventa più di ieri anche per l’amplificazione data del web spesso incontrollabile dalle stesse famiglie. In aumento le segnalazioni anche nel piccolo Molise, considerando poi il sommerso. Bullismo e cyberbullismo, baby gang, eccessi, uso di alcol e sostanze. In aumento le segnalazioni di episodi di autolesionismo e di disturbi alimentari. Covid e Dad hanno contribuito ad acuire il fenomeno è i disagi degli adolescenti. Il risultato è che un adolescente su 2 ha subito atti di bullismo e, insieme al cyberbullismo, i due fenomeni sono tra i principali rischi percepiti dagli stessi. Sono 3.405 i ragazzi e le ragazze di tutta Italia tra i 14 e i 26 anni che hanno preso parte all’Osservatorio indifesa 2022-23 realizzato da Terre des Hommes, insieme a OneDay e alla community di ScuolaZoo. Il 40% circa degli adolescenti afferma di aver subito bullismo o cyber bullismo. Il pretesto principale per il quale vengono attaccati è l’aspetto fisico. Il dato più significativo è che il 70% dei ragazzi a livello nazionale sostengono che la scuola non faccia abbastanza per prevenire questi due fenomeni. La maggioranza dei ragazzi molisani teme il web e il cyber bullismo e la triste notizia che viene fuori è che gli stessi genitori non controllano l’attività on line dei figli. La situazione anche in Molise segue questo trend. C’è disagio e difficoltà a rapportarsi col mondo degli adulti e le scuole non sono attrezzate a sufficienza, mancano figure che insieme ai genitori siano di supporto ai tanti ragazzi che non riescono ad esprimere ciò che li opprime. La segretaria della Uil Molise, Tecla Boccardo, in merito evidenzia come “occuparsi di bullismo è una priorità per poter realizzare l’obiettivo di star bene a scuola. Anche là dove non viene registrato, il bullismo può essere un’occasione per poter insegnare l’arte di star bene con gli altri. I programmi di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyber bullismo devono coinvolgere alunni, insegnanti, personale non docente e genitori. Per ogni genitore è spesso complicato capire come gestire le problematiche di una generazione che oggi ha stimoli e problemi ben diversi da quelli che in passato ha interessato loro, ma l’urgenza è quella di indicare un percorso che favorisca la vita reale a quella virtuale. Anche i giovani adolescenti molisani necessitano di più attenzioni ed è un loro diritto avere nelle scuole figure come quella dello psicologo che garantisca a tutti gli studenti un supporto concreto.”

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