Nella mattinata odierna, la Polizia di Stato di Campobasso ha celebrato l’anniversario della morte di Giovanni Palatucci, ex Questore di Fiume, morto nel 1945, all’età di 36 anni, nel campo di concentramento di Dachau per aver salvato dal genocidio migliaia di ebrei. Per le sue gesta è stato insignito della Medaglia d’Oro al Merito Civile e riconosciuto “Giusto tra le Nazioni”, oltre che venerato dalla Chiesa Cattolica come “Servo di Dio”.
Alla cerimonia, che ha avuto luogo nel piazzale dedicato al Palatucci, ove è posta una targa in ricordo del valoroso funzionario di Polizia, hanno preso parte il Prefetto di Campobasso Michela Lattarulo ed altre autorità civili e militari. Nel corso dell’iniziativa il Questore di Campobasso Vito Montaruli ha rievocato la figura di Giovanni Palatucci, che si oppose con raro coraggio al regime nazista e grazie al ruolo ricoperto riuscì a sottrarre alla morte certa migliaia di ebrei, evitandone la cattura e facendoli estradare nel campo di concentramento di Campagna, in provincia di Salerno, dove furono posti sotto la protezione della Chiesa cattolica. La figura del valoroso Questore reggente di Fiume continua ad essere di ispirazione per le donne e gli uomini della Polizia di Stato, impegnati quotidianamente nella difesa dei diritti della collettività.
Cerimonia anche a Isernia.
Oggi 10 febbraio ricorre il 78° anniversario della morte di Giovanni Palatucci, in concomitanza con la celebrazione della “Giornata del Ricordo”, in memoria delle vittime delle foibe.
Martire della Polizia di Stato, Palatucci è nato a Montella, in provincia di Avellino, nel maggio 1909 e quando fu arrestato dalla polizia nazista, il 13 settembre 1944, era reggente della Questura di Fiume, città oggi in territorio croato. Internato nel campo di concentramento di Dachau, dove era stato deportato con l’accusa di cospirazione, morì di stenti il 10 febbraio 1945, 78 giorni prima della liberazione del campo. Nel 1990 lo Stato di Israele lo ha riconosciuto come “Giusto tra le nazioni”, per aver salvato dal genocidio molti ebrei stranieri e italiani, fornendo loro documenti falsi.
Questa mattina, la Polizia di Stato di Isernia ha voluto ricordarlo con una cerimonia, alla presenza del Questore Vincenzo Macrì, del Prefetto di Isernia Franca Tancredi, del presidente della Provincia Alfredo Ricci, del sindaco Piero Castrataro e dei comandanti provinciali di Arma Carabinieri e Guardia di Finanza, in Piazza D’Uva, dove è stata apposta una targa alla memoria in prossimità dell’albero di ulivo, piantumato lo scorso anno.
Per la ricorrenza anche l’Associazione Nazionale della Polizia di Stato ha deposto un omaggio floreale presso il monumento a Palatucci “Spirale della vita” all’interno della villa comunale.
Cerimonia composta ed essenziale, per mantenere viva e rinnovare la memoria di un tragico e oscuro periodo della storia, affinché non possano mai più accadere crimini contro l’umanità.