Schermature razionate e impegnative sbagliate, così i pazienti oncologici diventano cavie di incompetenze e cambi di rotta

Nella situazione assurda e caotica che si è andata a creare con il reparto di Radioterapia del Gemelli, la cui attività di erogazione di prestazioni sarebbe attualmente congelata da decreto commissariale, a rimetterci sono i pazienti oncologici. L’azione di accompagnamento alla terapia per quelli già in trattamento rischia di generare il collasso del reparto e cure non adeguate per l’utente. Il direttore di Radioterapia del Gemelli, Francesco Deodato, ha elencato numerosi ostacoli incontrati nelle ultime settimane, che sfociano nell’assurdo. A partire dai 140 messaggi pec, corrispondenti ad altrettanti pazienti oncologici, inviati all’Asrem e a cui non è seguito riscontro. “Qualcuno si è persino arrabbiato, perché – a detta loro- possono ricevere queste pec solo il martedì e il venerdì, come se gli altri giorni la posta elettronica fosse inibita alla ricezione”, ha aggiunto basito il medico. “Noi invece dobbiamo lavorare tutti i giorni per i pazienti”. Ma ancora più gravi sono le impegnative sbagliate. “Su 293 prescrizioni, 157 possedevano un codice esenzione che non aveva nulla a che vedere con la patologia oncologica”, ha aggiunto Deodato. “Per velocizzare l’iter, siamo stati costretti ad ignorare le pratiche sballate, prendendoci le nostre responsabilità per il bene del paziente”. Fra le disposizioni di razionamento, rientrano le schermature, che sono personalizzate e sono utili per proteggere i tessuti sani dall’esposizione alle radiazioni. “Non si possono ridurre a piacimento solo per questioni contabili. Qua si tratta di scienza, si tratta di salute”. Contestata, dunque, la pratica del taglio alle prescrizioni inviate dal personale medico del Gemelli. In particolare l’avvocato Verile ha sottolineato come vi sarebbe una ispettrice, peraltro senza titolo di studio nel campo sanitario, che modificherebbe la terapia senza visitare il paziente. Fra le cose denunciate dal presidente del Gemelli, Petracca, che hanno portato allo stato attuale delle cose, vi è l’assenza di dialogo da parte della struttura commissariale per provare ad arrivare ad una soluzione. L’ultimo dramma sulla Radioterapia riguarda i pazienti extraregionali. “Non possiamo più accoglierli secondo decreto, per cui li stiamo aiutando a trovare percorsi alternativi nella loro regione”.

Schermature razionate e impegnative sbagliate, così i pazienti oncologici diventano cavie di incompetenze e cambi di rotta

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