Un fulmine a ciel sereno, trasformatosi in un inaspettato giorno di dolore e lutto. La comunità di Rotello è sotto shock per la morte del 47enne Emilio Salvatore Sarni, consigliere comunale e operario presso la fabbrica della Stellantis di Termoli, avvenuta all’ospedale San Timoteo. L’epilogo è apparentemente inspiegabile e saranno sia le indagini interne all’Asrem sia la magistratura penale a fare luce su quanto avvenuto. Sarni sarebbe deceduto in Rianimazione a seguito di presunte complicanze nell’ambito di un intervento chirurgico. Non solo. Ma l’intervento e l’aggravamento del quadro clinico si sarebbero registrati dopo il terzo ricovero in pochi giorni. Il 47enne, a seguito di un incidente domestico – stando alle prime informazioni, un peso finitogli sul braccio durante alcuni esercizi fisici per allenare il proprio corpo, – si sarebbe recato al Pronto Soccorso del San Timoteo. Da una prima diagnosi non gli sarebbero stati riscontrati problemi particolari e i medici lo hanno rimandato a casa. Ma Sarni è stato costretto a tornare per il forte dolore percepito. A quel punto, prima gli è stato applicato il gesso, poi – al terzo ritorno in ospedale – sarebbe stato sottoposto ad una ecografia che avrebbe fatto rilevare una sindrome da schiacciamento, una grave condizione clinica causata da una forte pressione prolungata su uno o più arti, e che ha effetti seri sulla circolazione sanguigna potenzialmente letali. Il consigliere di Rotello è stato perciò trasferito d’urgenza in sala operatoria, ma le sue condizioni evidentemente sono velocemente precipitate. La notizia è stata devastante per i familiari e per tanti amici e colleghi. In particolare i familiari vogliono capire cosa sia successo prima del decesso e perché il loro caro è stato dimesso due volte prima di essere sottoposto ad accertamenti approfonditi. Per questo hanno presentato un esposto in Procura. Il pm ha disposto l’autopsia sul corpo dello sfortunato operaio che sarà effettuata nei prossimi giorni.
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