Sono 386mila le assunzioni previste dalle imprese in Italia per il mese di febbraio e 1,2 milioni quelle per il trimestre febbraio-aprile, +68mila rispetto a febbraio 2022 (+21,5%) e +175mila con riferimento all’intero trimestre (+17,1%). La dinamica positiva della domanda di lavoro delle imprese in questi primi mesi dell’anno si conferma anche confrontando i livelli pre-Covid (febbraio 2019), rispetto ai quali si evidenzia una crescita del 15,6%, pari a +52mila assunzioni. Cresce ancora il mismatch tra domanda e offerta di lavoro che riguarda il 46,2% dei profili ricercati, un valore superiore di circa 6 punti percentuali rispetto a un anno fa. A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
In Molise sono circa 1.390 le assunzioni totali previste dalle imprese dell’industria e dei servizi nel mese di febbraio e 3.900 quelle per il trimestre febbraio-aprile. Rispetto a febbraio 2022 si osserva un aumento delle entrate previste di circa 140 unità (+11,2%) e +200 con riferimento all’intero trimestre (+5,4%). Anche nel confronto con il periodo pre-Covid viene confermata la dinamica positiva della domanda di lavoro regionale: rispetto a febbraio 2019 si registra, infatti, una crescita del 23%, pari a +260 assunzioni.
A livello settoriale, nella nostra regione sono 520 le assunzioni programmate nel mese dall’industria. A creare maggiori opportunità di lavoro sono le costruzioni con circa 310 lavoratori ricercati (+14,8%); il manifatturiero e pubblic utilities ricerca circa 210 lavoratori, valore in aumento del 50% rispetto a febbraio di un anno fa. D’altra parte, i servizi programmano 870 ingressi: nel dettaglio i servizi alle imprese prevedono 260 ingressi (+4,0%), 220 ingressi per la filiera del turismo (-12,0%) e 200 ingressi sia per il commercio (+66,7%) che per i servizi alle persone (-9,1%).
Le imprese molisane segnalano una difficoltà nel reperire circa 590 profili professionali, pari al 42,6% del totale assunzioni programmate a febbraio (+2,4 p.p. su febbraio 2022). La mancanza di candidati si conferma la principale motivazione del mismatch ed è in crescita rispetto allo scorso anno (+3,2 p.p.), mentre diminuisce la preparazione inadeguata dei candidati (-2,1 p.p).
Sono circa 416 (il 30% del totale) le assunzioni programmate rivolte preferenzialmente ai giovani sotto i 30 anni; circa il 12,6% delle ricerche di personale sono rivolte a laureati e il 29,6% a diplomati.
I contratti a tempo determinato sono proposti a 875 unità, pari al 63% del totale, quota sostanzialmente stabile rispetto a febbraio 2022 (64%). Seguono i contratti a tempo indeterminato (250, 18%), gli altri contratti non alle dipendenze (140 unità, 10%), quelli in somministrazione (55 unità, 4%), l’apprendistato e le altre forme contrattuali alle dipendenze (entrambe le forme contrattuali con circa il 2% del totale delle entrate previste) e i contratti di collaborazione (1%).
A livello territoriale, 120mila entrate sono previste dalle imprese del Nord ovest, a cui seguono le imprese del Sud e isole (97mila), le imprese del Nord est (92mila, area che manifesta la maggiore difficoltà di reperimento pari al 52%) e le imprese del Centro (76mila).