Inizia nella tarda mattinata di lunedì 20 febbraio il lungo tam tam durato circa 9 ore di una cagnolina segnalata all’associazione “Stop Animal Crimes Italia APS” in una condizione di salute visibilmente grave: problemi respiratori, completamente disidratata, fatica nel reggersi in piedi. Tutto inizia quando uno dei segnalanti si rivolge alla Polizia Municipale e alla ASReM ma invano, poichè il veterinario interpellato rispondeva di non poter intervenire su un cane di proprietà. Giunta sul posto un’attivista dell’associazione, Manuela Romano, referente molisana che da anni si batte per i diritti degli animali, dopo una serie di telefonate ottiene l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri Forestali che, in seguito al sopralluogo unitamente al veterinario intervenuto, non ravvisavano però alcun reato di maltrattamento ma prescrivevano ai proprietari di ricoverare il cane con urgenza. L’animale risultava essere detenuto nella disponibilità di una donna anziana ma il legittimo proprietario impossibilitato a prendersene cura e il problema di salute dell’animale da qualche giorno si era aggravato, anche sulla base di testimonianze. Interveniva sul posto anche il veterinario di fiducia dei proprietari che da anni ha in cura l’animale che riteneva anch’egli che l’animale dovesse essere urgentemente ricoverato e trasportato in clinica. Essendo la donna impossibilitata a trasportare il cane, tramite le autorità presenti e la Polizia Municipale intervenute sul posto ci si rivolgeva alla massima autorità sanitaria locale ovvero al sindaco il quale non riteneva di chiamare il mezzo per l’accalappio poiché, a sua detta, essendo un cane padronale, non competeva a lui. Di fronte all’assenza quindi di un veicolo autorizzato a trasportare l’animale da un veterinario, la Romano si rendeva disponibile e, autorizzata dalla donna, trasportava dunque il cane dal veterinario, il quale accertava un grave stato di salute sotto più aspetti. La piccola veniva dimessa dopo due giorni, con prescrizioni di stretto monitoraggio in attesa di ulteriori risultati clinici e a spese del sindaco. Il DPR del 31 marzo 1979 conferisce infatti al sindaco, attraverso i propri organi (Polizia Locale in primis), la vigilanza sulla osservanza delle leggi e dei regolamenti generali e locali sul benessere animale, che gli artt. 823-826 c.c. secondo cui il sindaco esercita la tutela delle specie animali allo stato di libertà sul territorio comunale e vigila sull’osservanza delle leggi e delle norme relative alla protezione degli animali da compagnia, che ai veterinari ufficiali spetta accertare violazioni sul benessere animale. In virtù di continue segnalazioni – con particolare attenzione su tutto il territorio bojanese – di animali detenuti spesso in isolamento, coperti da ombreggianti che tolgono visibilità all’animale col mondo esterno, detenuti spesso su terrazzi e balconi oppure in luoghi chiusi e che comportano agli animali una mancata socializzazione utile per il loro stato di benessere, al fine di favorire una migliore convivenza tra uomo e animale, l’associazione sta proponendo ai comuni molisani, e già ha proposto al comune di Bojano, l’attuazione di un regolamento comunale benessere animali, quale atto di civiltà, attuato già da molti comuni italiani. “Auguriamo tutto il meglio a questa dolce cagnolina curata con il fondamentale contributo di un’associazione di volontariato che resta a disposizione delle autorità, per una collaborazione più condivisa, ma anche dei cittadini per segnalazioni”, il commento di Stop Animal Crimes.
Odissea per curare una cagnolina di proprietà in grave stato di salute, salvata dall’associazione Stop Animal Crimes
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