Le strade di Isernia si sono trasformate in una festa multiculturale, i cui protagonisti sono stati uniti nell’ambito di un unico grande tema. Il Carnevale Europeo delle Maschere Zoomorfe ha riscosso un successo oltre misura, richiamando l’attenzione di visitatori da ogni parte della regione e da oltre il Molise, oltre che i rispettivi seguiti dei figuranti partecipanti. Sono circa 250 le maschere che hanno sfilato sabato per il centro di Isernia, provenienti dall’Italia e dall’estero: i Kurents (Slovenia), i Momotxorros (Spagna), gli Zvoncari (Croazia), i Didi (Croazia), le Maschere cornute (Lucania), gli Arestes e l’Urtzu (Sardegna) e le Landzette (Valle d’Aosta).
Ovviamente la manifestazione ha toccato anche la tradizione molisana. Hanno fatto la loro comparsa l’Uomo Cervo di Castelnuovo (Rocchetta a Volturno), l’Orso di Jelsi, il Diavolo di Tufara, Ru brutt, ru biell e Santa Monna di Macchiagodena. Adulti e bambini si sono divertiti ad assistere alle esibizioni itineranti e a fotografare i tantissimi personaggi, che – a loro volta – hanno interagito e si sono mischiati con il pubblico, lasciando talvolta a mo’ di scherzo segni colorati sul viso dei passanti. La sfilata è stata contornata da stand e street food, oltre che mini eventi localizzati. Nonostante le previsioni metereologiche, verso il tardo pomeriggio, si muovessero perso un graduale e lieve peggioramento, il clou della festa non è stato intaccato. Si è conclusa perciò positivamente una giornata che resterà in archivio e sarà presa in considerazione anche in futuro. “Il successo – ha commentato il sindaco Castrataro – ci spinge ad andare in questa direzione, destagionalizzando il turismo per far conoscere la nostra città”.