Nel pomeriggio di martedì 28 febbraio è stata eseguita una misura cautelare nei confronti di un soggetto residente a Carpinone, autore, nel corso dell’ultimo anno, di plurime condotte ritenute moleste, minacciose e violente nei confronti di diversi cittadini e per motivi apparentemente futili o infondati, fatti sui quali la Procura di Isernia ha diretto le indagini condotte dai Carabinieri del Comando provinciale di Isernia.
In particolare, il GIP presso il Tribunale di Isernia, accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto la sottoposizione dell’indagato agli arresti domiciliari con controllo mediante braccialetto elettronico, riconoscendo nei suoi confronti la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in relazione a reati quali, tra gli altri, la violenza privata e gli atti persecutori.
Successivamente alla sottoposizione agli arresti domiciliari l’indagato, tuttavia, ha manifestato la volontà di sottrarsi alle prescrizioni impostegli, allontanandosi quotidianamente dalla propria abitazione senza autorizzazione alcuna.
Su richiesta dell’Ufficio del Procuratore, quindi, è stato infine disposto dal GIP in data odierna l’aggravamento della misura cautelare con sottoposizione alla custodia cautelare in carcere, quale unico presidio allo stato utile a limitarne gli spostamenti e la riconosciuta pericolosità.
La persona indagata risulta nota nel paese di Carpinone per i suoi comportamenti antisociali e per il rifiuto verso le istituzioni: tali circostanze, una volta salvaguardata l’incolumità pubblica mediante l’attuale misura cautelare impostagli, saranno valutate al fine di svolgere accertamenti di natura medico-legale inerenti la capacità di intendere e di volere dell’indagato, elemento essenziale al fine di poter ulteriormente procedere nei confronti del medesimo.
Ove tale accertamento avesse esito negativo, si verificherà la possibilità di tutelare la collettività e garantire adeguate cure alla persona mediante l’adozione di una adeguata misura di sicurezza.