Il teatro Savoia di Campobasso ha accolto gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Pertini-Montini-Cuoco” del capoluogo che hanno assistito agli spettacoli “Processo alle favole” e “Madre Terra”. La promozione della cittadinanza è da sempre un valore primario che sta particolarmente a cuore ai docenti della scuola guidata dal dirigente Umberto Di Lallo, che non perde occasione per ribadire, in ogni circostanza utile, l’importanza del bene comune, della legalità e della cura dell’ambiente. Così l’Istituto molisano non si è lasciato sfuggire, nei giorni scorsi, due importanti occasioni di crescita e riflessione, offerte rispettivamente dall’associazione culturale SenzAppello, un gruppo di avvocati del Foro di Campobasso che unendo la passione per la professione all’impegno civile, si occupa da anni di attività improntate ad incentivare la legalità e dalla Compagnia “Ideazione Teatro” diretta da Danilo Autero che, in tournée in tutt’Italia, promuove l’educazione all’ambiente.
Nel “Processo alle favole”, in un’aula di Tribunale, vengono portate alla sbarra tre delle favole più note: Pinocchio, Cappuccetto Rosso e Peter Pan. Una commedia in tre atti, ideata e scritta dall’avvocato Fabio Albino, che ha spinto i ragazzi alla riflessione, uno spettacolo accattivante che è riuscito nell’intento di scardinare stereotipi sbagliati e dimostrare l’infondatezza di luoghi comuni consolidati nell’immaginario collettivo. I personaggi negativi, ad esempio, come il lupo cattivo, non sempre hanno un animo malvagio volto alla commissione di atti illeciti. “Madre Terra”: la nostra meravigliosa “casa naturale” che l’uomo, la specie animale più intelligente e più distruttiva, sta pericolosamente mettendo a repentaglio. Temi come l’inquinamento, il surriscaldamento globale, lo sfruttamento eccessivo delle risorse di Madre Terra si intrecciano con quelli del consumismo sfrenato, dalla pubblicità che controlla l’umanità fino a renderla succube del materialismo.
Così Kurt, il pubblicitario miliardario, e Gaia, studentessa figlia di contadini, rappresentano due mondi a confronto: possedere e usare invece di condividere e custodire. Istruttiva, emozionante e profonda, nelle parole degli studenti, la rappresentazione “Madre Terra” ha sensibilizzato le giovani generazioni, spinto alla riflessione, invitato ad un deciso cambiamento di rotta. “Devo ammettere che ho pianto”, uno dei tanti commenti dei ragazzi. Due spettacoli di alto livello educativo, originali, divertenti che hanno saputo coinvolgere attivamente il pubblico. Stimolati e chiamati in causa per esprimere le proprie considerazioni, i giovani spettatori hanno recepito e rielaborato criticamente messaggi sociali importanti. Gli attori hanno reso accessibili agli studenti tematiche complesse usando la rappresentazione teatrale come strumento di sensibilizzazione, denuncia sociale, promozione di giustizia, verità, senso civico. Applausi e successo, risate e ragionamento, per due spettacoli già replicati numerose volte e che anche in quest’occasione hanno colto nel segno: comprendere da giovani per migliorare da adulti. E per dirla con Platone: “Non inducete i ragazzi ad apprendere con la violenza e la severità ma guidateli invece per mezzo di ciò che li diverte, affinché possano meglio scoprire l’inclinazione del loro animo.”