In apertura dei lavori del Consiglio comunale di Campobasso, convocato oggi per discutere della nota di aggiornamento al DUP 2023-2025 e dello schema del Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2023/2025, il consigliere del MoVimento 5 Stelle, Nicola Simonetti, ha voluto ricordare la figura di Lucy Salani. “Nel segno della coerenza ed in linea con quanto espresso dal MoVimento 5 Stelle, – ha dichiarato Simonetti – vogliamo ricordare oggi Lucy Salani, deceduta il 22 marzo, a quasi 99 anni, attivista, nota come l’unica donna transessuale italiana sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti. Nata a Fossano nel 1924, Lucy Salani era cresciuta a Bologna. Antifascista, dopo aver disertato sia l’esercito fascista italiano che quello nazista, venne deportata a Dachau nel 1944.”
“In quel campo di concentramento è iniziato il vero Inferno. Quello di Dante non era nulla a confronto”, ha raccontato la stessa Lucy Salani. Dopo il ritorno a casa sua madre svenne: “Sono già tornata tre volte a Dachau dopo la liberazione e tutte le volte provo una sensazione che non riesco a descrivere. Ho un blocco e mi continuano a scendere le lacrime. È impossibile dimenticare e perdonare. Ancora alcune notti mi sogno le cose più orrende che ho visto e mi sembra di essere ancora lì dentro e per questo voglio che la gente sappia cosa succedeva nei campi di concentramento perché non accada più”. “Lucy se ne è andata, ma il suo ricordo e la sua storia rimarranno scolpiti non solo nella memoria di chi, come noi, le ha voluto bene, ma anche nella memoria collettiva del nostro paese”. Lo dicono i registi del documentario “C’è un soffio di vita soltanto”, Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, che hanno condiviso con lei gli ultimi anni di vita. “Abbiamo avuto il privilegio e la fortuna di conoscere Lucy qualche anno fa e da quel momento – raccontano – è iniziato un legame indissolubile, un legame che va al di là degli aspetti artistici e professionali. Lucy è diventata un punto di riferimento umano per noi e per le tante persone che hanno conosciuto la sua storia e che l’hanno amata per la sua resistenza, il suo orgoglio, la sua forza straordinaria”. “La nostra vicinanza – ha detto in conclusione Simonetti – va alla famiglia di Lucy Salani ed a chi, ancora oggi, cerca una libertà scevra da qualsiasi classificazione. Il nostro abbraccio alla Comunità LGBT.”