Cantieri fantasma per ottenere il superbonus, tornano liberi i 4 indagati ma con ‘limiti’ alla loro attività

La decisione del Riesame sulle misure cautelari. L'inchiesta di Procura e Guardia di Finanza di Isernia

Il Tribunale per il Riesame di Campobasso ha disposto la sostituzione delle misure cautelari ai domiciliari con quelle della sospensione dello svolgimento di determinata attività professionale o del divieto di esercitare imprese e uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese, per la durata di tre mesi, a carico dei 4 soggetti coinvolti nell’inchiesta “Castelli in aria” condotta dalla Guardia di Finanza di Isernia inerenti le presunte truffe commesse per usufruire del superbonus edilizio. La decisione del Riesame conferma la valutazione effettuata dalla Procura e dal gip del Tribunale di Isernia circa la fondatezza dell’ipotesi accusatoria e la sussistenza dell’esigenza di evitare la commissione degli stessi reati da parte degli indagati, ritenendo però le misure interdittive adottate idonee – e quindi sufficienti – a salvaguardare la predetta esigenza cautelare. Gli indagati, dunque, tornano liberi in attesa della chiusura delle indagini e della successiva fase giudiziaria, anche se, per ora, devono attenersi alle nuove disposizioni dei giudici, pena l’aggravamento della misura. La Procura valuterà, al deposito delle motivazioni, l’eventuale proposizione del ricorso contro le suddette misure interdittive innanzi alla Corte di Cassazione.

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