Si è concluso in questi giorni il 2° Campionato Studenti Istituti Agrari d’Italia organizzato dall’Agrario della Valnerina a Sant’Anastasia di Narco (PG) – Potatura Vaso Policonico, che ha visto salire sul podio studenti in gara dell’Istituto Tecnico Agrario “San Pardo” di Larino.
La gara, di alto profilo, è un momento di confronto nell’arte della tecnica di potatura dell’olivo.
Francesco Franchilli, il nome dello studente della classe 5A, che si è guadagnato il secondo posto nella gara nazionale dando evidenza della qualità della didattica dell’Istituto “San Pardo” sapientemente guidato dalla dirigente Emilia Sacco e dal primo collaboratore prof. Daniele Gagliardi.
Pianta caratterizzante l’areale del Mediterraneo, l’olivo è una delle risorse su cui l’agricoltura italiana investe in ricerca e progettazione. L’Istituto Tecnico Agrario “San Pardo” di Larino si pone come capofila di ricerca e innovazione in ambito agro alimentare tanto da investire sulle filiere di produzione. Oltre al campo catalogo delle varietà di olivo molisano, la scuola si fregia di avere al proprio interno un oleificio sperimentale di produzione di olio; questo permette di effettuare produzioni di oli monovarietali da olive raccolte ai diversi gradi di maturazione per testarne il profilo sensoriale e nutraceutico.
Ma dove comincia la qualità di un olio extra vergine? Il prof. Matteo Lamanna – docente di Produzioni Vegetali, – responsabile del progetto di “Potatura dell’olivo a vaso policonico”, non ha dubbi: “La qualità di un olio extra vergine di oliva e la sua profilazione aromatica nascono in campo. La potatura è un cardine delle cure culturali da cui dipende la qualità degli extra vergini di oliva. La nostra scuola da anni propone agli studenti un percorso di approfondimento delle tecniche di potatura e ha sempre registrato studenti vincitori alle gare nazionali degli Istituti Tecnici Agrari. La cura della chioma dell’olivo fa parte di quel patrimonio culturale dell’Istituto San Pardo che si contraddistingue per essere un percorso di studi che consente di verificare sul campo le problematiche di una filiera con attenzione alla salvaguardia della biodiversità e alla tutela del paesaggio, tematiche imprescindibili dal concetto di qualità delle filiere agroalimentari”.