Da Doganali a Guardia di Finanza, quel decisivo impulso alla riforma arrivato da Campobasso grazie a un fervente garibaldino

Il 14 giugno 1881, a Campobasso, nacque un bimbo cui fu dato il nome di Washington Enrico. Il lieto evento, alla “Strada Napoli numero 23”. Il bimbo aveva una sorella maggiore, Caterina, nata nel 1866 a Torino, ed un fratellino di nome Lincoln, nato a Taranto alcuni anni prima. Tre fratellini, con un papà dalla storia illustre e certamente non comune. Spulciando le cronache del tempo, apprendiamo infatti che Sante Eugenio Nodari, coniugato con Teresa Quaranta, era “L’egregio Ispettore delle Gabelle, Comandante le Guardie Doganali della Provincia di Campobasso“. Nato a Udine il 14 marzo 1844, tra il 1866 e il 1867 era stato con le formazioni garibaldine, prima in Trentino e poi nell’Agro Romano; fervente patriota, scrittore, discendeva da una famiglia che tanto aveva contribuito al Risorgimento nazionale. Il padre, Girolamo, era stato tra gli eroici difensori del Forte di Osoppo (1848, Prima Guerra di Indipendenza) e, nella stessa occasione, sua madre, Rosa Trombetti, si era prodigata nell’assistenza ai feriti durante le fasi cruciali degli scontri. Presso il Museo del Risorgimento di Udine è custodito un ritratto fotografico di Rosa Trombetti, ove l’eroica donna compare con due medaglie cucite al petto. Nodari era giunto a Campobasso da Taranto sul finire del 1879, in posizione di Ispettore di 4^ classe. Resterà in Molise fino al 23 agosto 1881. Nel 1880, proprio quando il Corpo Doganale stava per assumere la denominazione di ‘Guardia di Finanza’ (sancita dalla Legge nr. 149 dell’8 aprile 1881), ecco che Nodari, da Campobasso, manda in stampa un Volume che esalta quell’imminente cambiamento strutturale ed organizzativo. Titolo del testo “Riforma del Corpo Doganale e la piccola scuola militare del finanziere” – Campobasso – Tip. Colitti, 1880”.

Di riordini e riforme, ne aveva già parlato in opere precedenti, sin dal 1875 (al suo attivo, si contano infatti almeno 11 pubblicazioni), ma stavolta il lavoro precede di pochi mesi la Legge di riforma e sembra quasi voglia incalzarne gli esiti. L’opera raccoglierà lusinghiere recensioni. “La Libertà – Giornale Sannita”, nr. 79 del 20.10.1880, commentava in questi termini: “… non possiamo se non esternare all’ottimo Ispettore Nodari il nostro grande compiacimento nel vedere in lui un ardente difensore delle povere 16.000 Guardie di Finanza! Bravo; vada avanti, il tempo darà giusto guiderdone alle sue fatiche ….Ritornando al libro, esso si compone di tre parti: nella prima si dice che la militarizzazione del Corpo Doganale è utile, economica, necessaria, e lo dimostra con sani e positivi ragionamenti, da raccogliere approvazione e plauso; nella seconda fa una piccola scuola militare pel finanziere; e nella terza parla dei doveri generali delle Guardie Doganali. Ecco un libro pratico, che propone e tratta cose utili e seriamente utili allo Stato: chiedere benessere, comodità, buona amministrazione …“. Copia del Volume fu recapitata al Re, Umberto di Savoia, dall’Avv. Luigi Mascilli, Sindaco di Campobasso e Deputato al Parlamento. Di questo omaggio, il periodico “La Provincia di Molise” del 22.11.1880, ne descrisse i particolari in prima pagina. Il Re, per il tramite della Segreteria Particolare, manifestò convinte espressioni di plauso, confermò l’inserimento dell’opera nella Biblioteca Reale e fece dono a Nodari di un “ricco spillo sormontato dalla Corona Reale”. Presso l’Archivio di Stato di Campobasso (Prefettura – Serie I) è inoltre custodito un interessante e ricco fascicolo relativo all’istanza avanzata da Nodari per la “nomina ad Ufficiale della Milizia Territoriale”. Con particolare riguardo alla riforma di cui alla Legge 149/1881, tra i carteggi, appaiono degne di nota alcune missive del 1882 su carta intestata “Guardia di Finanza – Circolo di Feltre – Provincia di Belluno”, sottoscritte da Nodari in qualità di “Ispettore Capo del Circolo” ed indirizzate al Prefetto di Campobasso. Ed ancora, nel medesimo fascicolo non passa inosservata una lettera autografa del 4 agosto 1881, redatta su elegante cartoncino, il cui frontespizio reca in alto a sinistra, una “N” impressa “a secco”, collocata in una sorta di ovale finemente decorato. Ai fratelli Caterina, Lincoln e Washington (erroneamente registrato alla nascita come Wasinghton), nel 1890 si aggiunse Giorgina. Quest’ultima rimase orfana da giovanissima: il padre e la madre morirono rispettivamente il 02.04.1899 e il 25.07.1907. Caterina Nodari nel corso del Primo Conflitto Mondiale lavorava come maestra a San Giovanni di Polcenigo.

Sulla località friulana si scatenò la furia austriaca dopo le drammatiche vicende di Caporetto. La popolazione subì sofferenze, furti, saccheggi, miseria e soprusi; il tutto, fu debitamente documentato da Caterina in un diario (Memorie di una maestra durante l’anno di occupazione nemica: 1917-1918, San Giovanni di Polcenigo), pubblicato negli anni successivi al conflitto, con appassionata dedica al proprio papà: “A mio padre, Cav. Sante Nodari, figlio di Eroi del forte Friuli, Colonnello nelle R. Guardie di Finanza che con esempio costante mi educò all’amore di Patria“. Frammenti di storia nazionale, i cui protagonisti, sono transitati nel nostro Molise. Ricorrerà il prossimo anno il 250° anniversario della Guardia di Finanza. Non mancano gli spunti per ricordare ed approfondire la figura di Nodari anche qui in Molise.
Antonio Lanza

Fonti documentali e di ricerca:
Archivio di Stato di Campobasso – Fondo Prefettura – Serie I – “Ufficiali della Milizia Territoriale”
Archivio di Stato di Campobasso – Stato Civile – Anno 1881 – Registro Nati – nr. 279
S. Miotto, «Figlio di eroi del forte Friuli». In memoria del patriota Sante Nodari (1844-1899), «Ce Fastu?», 97 (2021), 1-2, pp. 101-115
S. Miotto, A Polcenigo nell’anno dell’invasione (1917-1918): il diario della maestra Caterina Nodari, «Bollettino del GR.A.PO.», anno XV, 15 (marzo 2018), pp. 6-10
S. Bucci – G. Severino “Storia delle Fiamme Gialle del Molise” – Palladino, 2019.
Periodici:
“La Libertà – Giornale Sannita”, nr. 79 del 20.10.1880
“La Provincia di Molise” del 22.11.1880

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