Accordi di filiera sul grano duro, accelerazione sul ridimensionamento del numero dei cinghiali e “no” al cibo sintetico: sono i tre punti su cui si è soffermato il presidente nazionale della Cia Molise (Confederazione Italiana Agricoltori), Cristiano Fini, che questa mattina ha fatto tappa a Campobasso. Nel corso della conferenza stampa tenuta insieme al direttore regionale, Michele Campolieti, Fini ha parlato di problemi e soluzioni. Gli accordi di filiera sul grano duro sono necessari per garantire maggiori controlli sulle importazioni e una giusta ridistribuzione del reddito. Necessario poi rendere operativa la legge 157 sulla fauna selvatica al fine di “riportare la presenza dei cinghiali sul territorio ad un numero sostenibile”, visti i danni causati su tutto il territorio nazionale, Molise compreso, alle colture per via del loro sovrannumero. Infine “no” secco al cibo sintetico, ossia prodotto in laboratorio, che metterebbe a serio rischio l’agricoltura italiana. Fini è anche intervenuto sul maltempo e gli allagamenti che hanno colpito l’Emilia Romagna. La prevenzione di fronte ad eventi sempre più estremi diventa fondamentale. Come è necessario creare degli invasi di acqua da sfruttare in caso di siccità, così va garantita una manutenzione costante e corretta dei fiumi e dei torrenti per limitare gli straripamenti.
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