Sarà un documento congiunto Coldiretti ed amministratori comunali a fare il punto sui gravissimi danni causati alle aziende agricole dalle insistenti e violente piogge delle ultime settimane in Basso Molise. Un documento unitario che descriva nel dettaglio la situazione e spinga, dapprima la Regione e poi il Governo, pur nelle difficoltà economiche dettate dalla recente alluvione in Emilia Romagna, ad intervenire anche in Molise.
Lo hanno deciso nella serata di ieri gli imprenditori che, accogliendo l’invito di Coldiretti Molise, si sono ritrovati nella Sala consiliare del Comune di San Martino in Pensilis. A fare gli onori di casa, ospiti del sindaco di San Martino, Giovanni Di Matteo, il vice presidente regionale di Coldiretti Molise, Adamo Spagnoletti ed il direttore regionale, Aniello Ascolese.
Presenti all’incontro anche: il presidente provinciale di Coldiretti Campobasso, Giacinto Ricciuto, il sindaco di Campomarino, Piero Donato Silvestri, il sindaco di Ururi, Laura Greco, il sindaco di Montecilfone, Giorgio Manes, il sindaco di Larino, Giuseppe Puchetti, il sindaco di Portocannone, Francesco Gallo, l’assessore al Comune di Montenero di Bisaccia, Loredana Dragani, e Nicola Del Re, assessore al Comune di Petacciato.
In apertura di riunione il vice presidente regionale, Adamo Spagnoletti ha rivolto a tutti i numerosissimi imprenditori presenti un appello all’unità: “dobbiamo lavorare insieme nel comune interesse”. “Noi imprenditori agricoli – ha aggiunto – in queste situazioni di grave difficoltà non speriamo ma operiamo e questo deve essere il nostro modus operandi: discutere, ragionare insieme sulle problematiche e proporre soluzioni. Per questo ringrazio i sindaci e gli amministratori che hanno accolto il nostro invito per fare fronte comune e farsi portavoce dei nostri problemi, in primis con la Regione e successivamente con la nostra delegazione parlamentare”.
“Il clima anomalo delle ultime settimane – ha affermato il direttore Ascolese – ha flagellato il nostro territorio con eventi meteo estremi che hanno causato danni ingentissimi, specie al comparto vitivinicolo ma anche cerealicolo, ortofrutticolo e alle foraggere, mettendo a dura prova la tenuta delle nostre aziende”. Rivolgendosi, poi, alla platea il direttore di Coldiretti ha invitato gli imprenditori a “segnalare tempestivamente i danni ai loro sindaci in modo tale che questi possano inoltrare alla Regione la documentazione raccolta e consentire alla stessa di espletare gli ulteriori adempimenti per richiedere al Governo lo stato di calamità successivamente anche in deroga”.
Nelle ultime settimane Coldiretti si è spesa incessantemente nei confronti della Regione con note ufficiali e report sui danni, coinvolgendo spesso anche gli organi di stampa e ottenendo che la Regione, a firma del presidente Donato Toma e del consigliere delegato alle politiche agricole, Nicola Cavaliere, inviasse una missiva al Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, chiedendo all’esponente di Governo “un intervento urgente al fine di sostenere gli agricoltori e le loro attività in questo momento di crisi”, ma ciò non basta. Occorre, infatti, ha ribadito il direttore Ascolese in chiusura dei lavori, che i danni vengano accertati dall’Ente di via Genova che solo così potrà chiedere al Governo la dichiarazione dello stato di calamità, valutando anche la possibilità di far fronte comune con le altre regioni adriatiche che hanno subito gravi danni dal maltempo delle ultime settimane.
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